di Sabino Zuppa
MONTE ARGENTARIO – Ultimatum quasi pacifista del sindaco di Monte Argentario, Arturo Cerulli, riguardo alla continuazione della demolizione della casette abusive della Feniglia. Una lunga vicenda, cominciata nel passato, che adesso riguarderà i proprietari dei manufatti rimasti in piedi dopo i primi due lotti di interventi già fatti da parte del Comune. Tra questi però, coloro che vorranno collaborare con l’amministrazione del promontorio, saranno avvantaggiati e non incorreranno in ulteriori sanzioni che potrebbero essere inflitte dopo un imminente sopralluogo della polizia municipale. Quest’ultima effettuerà, infatti, visite mirate per verificare l’esistenza degli abusi, la sussistenza dei requisiti di abitabilità e la violazione delle norme in materia di scarichi civili. Quindi dette sanzioni non dovrebbero essere applicate a coloro che manifesteranno la volontà di far demolire senza opposizione il proprio il manufatto.
Questo il nuovo approccio dell’amministrazione comunale di Monte Argentario: «Il nostro obiettivo non è quello di punire, bensì quello di ripulire quella zona della Feniglia e riqualificarla dal punto di vista ambientale – spiega il sindaco Arturo Cerulli – ci rendiamo perfettamente conto che, in certi casi, chi ha costruito quaranta anni fa potrebbe avere colpe relative anche perché gli è stato permesso di lasciare tutto essere. Ma le costruzioni abusive non possono rimanere in piedi – insiste lui – e per questo continueremo con il nostro iter di pulizia e di garanzia delle giuste condizioni ambientali dei luoghi dell’Argentario». Dunque una questione che sembrava quasi dimenticata, visto il lasso di tempo intercorso dall’ultimo intervento sul secondo lotto, e soppiantata da altri interventi di alienazione da parte dell’amministrazione argentarina, come ad esempio il Palombaro. Ma evidentemente la burocrazia è andata avanti e tutto appare pronto per la terza fase che sembra già essere stata programmata: «A breve faremo un altro blitz e non staremo certo ad avvertire nessuno il giorno prima del nostro arrivo – continua il sindaco argentarino – ci siamo fermati solo per questioni amministrative e non certo perché abbiamo cambiato idea. Nuove conferenze dei servizi, nuovi bandi per appalti di demolizione: ma ora siamo pronti – conclude Cerulli – le ruspe arriveranno forse di notte e non lasceranno scampo alle costruzioni abusive».