SCARLINO – Si dice sconcertata la Rinascita di Scarlino in merito alla situazione della Nuova Solmine «Soprattutto di fronte all’incomprensibile minimizzazione di tutta la serie di anomalie riscontrate. Anomalie riscontrate, ricordiamolo, non dal fronte ambientalista, bensì da ISPRA, istituto per la protezione e ricerca che fa capo direttamente al Ministero dell’Ambiente».
«Ricordiamo che gli appunti sollevati all’azienda sono relativi al ritardo con il quale è stata installata la centralina del monitoraggio acque del canale Nuova Solmine rispetto alle prescrizioni contenute nell’AIA – prosegue La Rinascita di scarlino -. E questo nonostante siano anni che puntualmente vengono rilevate anomalie degli scarichi senza che Provincia e Comune siano mai stati in grado di far rispettare le prescrizioni. Altra irregolarità segnalata da ISPRA sono i movimenti e destini delle ceneri non conformi alle direttive ministeriali».
«In merito alla terza pesantissima segnalazione, quella relativa all’inadeguato controllo delle emissioni, non possiamo esimerci dal rimarcare che, anche in questo caso, c’era stata una grave disattenzione – conclude La Rinascita -, se non un vero e proprio approccio bonariamente grossolano, da parte di certi amministratori responsabili per la pubblica salute che, sotto gli occhi di tutti, da un giorno all’altro si trovano addirittura a transitare dagli uffici di via Martiri d’Istria a quelli di Nuova Solmine».