di Sabino Zuppa
ORBETELLO – Disaccordi e distrazioni politiche rischiano di danneggiare la zona sud della Maremma in occasione delle prossime elezioni del consiglio provinciale. Se non interverranno accordi validi dell’ultima ora, infatti, le voci che si rincorrono nell’ambiente politico lasciano intendere che, ne a destra ne a sinistra, potrebbe essere individuato un rappresentante su cui far convergere un congruo numero di consensi. E tutto questo a partire dalle maglie del Partito Democratico che potrebbe dividersi sull’appoggio di due differenti sindaci che vorrebbero presentare la propria candidatura: Marco Galli, primo cittadino di Manciano e Luigi Bellumori, sindaco di Capalbio sembrano essere i più chiacchierati anche se a quanto pare le preferenze dei consiglieri Pd della bassa Maremma dovrebbero essere dirottate sul primo, con la speranza che il secondo faccia un passo indietro in zona cesarini
. Bellumori dal canto suo, e secondo indiscrezioni che girano nello stesso ambiente di sinistra, sembra forte di “larghe intese” con altri protagonisti della vita politica del sud della Provincia. A partire da Arturo Cerulli, sindaco di Monte Argentario che non ha mai nascosto la simpatia per il sindaco della piccola Atene e che, soprattutto, potrebbe non avere ricucito quei dissidi che lo videro concorrere isolato alle passate elezioni europee. In quell’occasione si presentò per il Ncd di Alfano, ma non sembra che fu aiutato dalle altre fazioni della destra locale. Per quanto riguarda Monica Paffetti, dal suo quartier generale di Orbetello ne escludono la candidatura: i motivi non sono chiari e non è dato sapere se la sua rinuncia sia dovuta ad un eccesso di impegni oppure al possibile timore di un flop alle votazioni che la potrebbe mettere in difficoltà in prospettiva futura.
Riguardo alle altre opposizioni, difficilmente ad Orbetello voteranno un rappresentante locale come a Capalbio, la squadra di Bianciardi non aiuterà di certo Bellumori. Difficile ancor di più capire l’opposizione argentarina come si comporterà, visto il possibile voto a sinistra di Cerulli. Insomma tra tanti litiganti, i Comuni della parte bassa della Provincia potrebbero rimanere tagliati fuori: una dispersione di voti su vari candidati aprirebbe una falla incolmabile dal punto di vista politico, in vista dell’approccio a grandi problemi quali l’autostrada Tirrenica, i piani portuali ed il Pit.