GAVORRANO – Via libera dal consiglio comunale di Gavorrano al bilancio di previsione 2014 e a quello pluriennale 2014-2016. Una manovra per l’anno in corso di 13 milioni 180 mila e 149 euro, chiuso in pari, senza disavanzo di amministrazione.
«Un risultato difficile da raggiungere vista la continua riduzione delle entrate a disposizione – dichiara il sindaco Elisabetta Iacomelli – il nostro obiettivo era mantenere i servizi già in funzione, cercare ed una riduzione della spesa attraverso una migliore gestione del patrimonio comunale e la razionalizzazione dei servizi».
L’atto è stato approvato a maggioranza con il voto contrario del Centrosinistra Gavorrano Bene Comune.
Le spese. Le spese del bilancio comunale si dividono in spese correnti, ovvero i costi per il funzionamento ordinario del Comune, quindi necessari per mantenere attivi i servizi pubblici, e in spese in conto capitale, gli investimenti a fini produttivi, insieme queste pesano per la maggiore sul totale; per l’anno 2014 infatti sono circa 9milioni 247 mila, mentre sono quasi 4 milioni il resto delle spese previste, rimborso prestiti e servizi per conto terzi.
Tra le voci delle uscite comunali contano particolarmente le opere pubbliche: per il 2014 il Comune di Gavorrano ha previsto lavori di manutenzione alle infrastrutture, come le scuole e la casa di riposo Maiani, ma anche lavori più importanti, con budget che superano i 100 mila euro, che sono, per questo anno, la manutenzione e l’ampliamento del cimitero e alcune opere alle scuole medie di Bagno di Gavorrano.
Le entrate. Le entrate delle casse comunali sono costituite principalmente dalla riscossione dei tributi e dalle entrate extratributarie, ovvero provenienti dai servizi pubblici e dall’uso dei beni del Comune; ma sono entrate comunali anche i trasferimenti da altri enti, sempre più inferiori, l’alienazione del patrimonio, i prestiti e la riscossione di servizi per conto terzi. In particolare, non potendo assumere nuovi mutui, il Comune di Gavorrano ha scelto di alienare parte del patrimonio comunale, per finanziare alcuni investimenti programmati nel triennio. Inoltre parte di queste entrate saranno destinate all’ammortamento dei mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti. Un’azione utile ad ottimizzare le risorse comunali è l’avvio della gestione associata con il Comune di Scarlino, così da quest’anno tra le entrate è presente anche il pagamento per lo svolgimento di alcuni servizi al Comune di Scarlino.
Tasse e tributi: tutto su Tasi, Tari, Imu e Irpef – Definite anche le varie aliquote dei tributi comunali. Ecco il dettaglio
Tasi: le aliquote, già approvate in primavera, sono al 2,5 per mille per le prime case e all’1 per mille per i fabbricati rurali ad uso strumentale.
Tari: la tassa sui rifiuti è composta da una quota fissa data dal costo del servizio ed una quota variabile risultante dalla quantità dei rifiuti conferiti, dal tipo di servizio fornito. Le tariffe sono divise tra utenze domestiche e non, con una incidenza del settore domestico dell’85%, le utenze non domestiche poi sono state differenziate per categorie di attività. Grazie al lavoro svolto dagli impiegati comunali, tutti i dati relativi a questo tributo sono stati elaborati ed è quindi possibile operare con il dato reale, le tariffe tendenzialmente sono invariate rispetto alla Tares del 2013, con un’attenzione particolare però alle utenze non domestiche, come ristoranti e attività commerciali, che vedranno ridotto il peso tributario. Come da regolamento, tutte le utenze con cassonetti a più di 500 metri di distanza hanno una riduzione tariffaria. Inoltre, per le utenze domestiche, le famiglie numerose e con determinati mq di abitazione avranno una riduzione.
Imu: Anche per questo tributo le tariffe sono rimaste come quelle del 2013, quindi è al 4% per le prime case e il 10% per le seconde.
Irpef: l’addizionale IRPEF per il Comune di Gavorrano è dello 0,8%
«La situazione è molto difficile, noi abbiamo avuto poco tempo, siamo rientrati in carica solo a marzo, dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato – spiega il sindaco Iacomelli – e ci siamo dovuti confrontare con un’incertezza normativa, un netto taglio dei trasferimenti dello Stato e l’inserimento di nuovi tributi difficili da programmare perché senza uno storico. Il risultato importante c’è, perchè abbiamo mantenuto attivi i servizi, ma abbiamo dovuto prendere delle scelte dolorose; ma questo è un bilancio preventivo, quindi ci impegniamo a mettere mano alle tariffe nei prossimi mesi, in modo da chiedere uno sforzo minore ai nostri cittadini»