GROSSETO – Chiara Baragatti, Azzurra Guerrini, Davide De Carolis, Andrea Costa, Armando Orfeo: sono loro i vincitori della settima edizione de La Città Visibile. La mostra, inaugurata sabato 13 settembre alla presenza del presidente della Fondazione Grosseto Cultura Loriano Valentini, dell’assessore alla cultura del Comune di Grosseto Giovanna Stellini, del vicesindaco Paolo Borghi e del direttore del CEDAV Mauro Papa, è firmata da Fondazione Grosseto Cultura e comune di Grosseto e CEDAV centro di documentazione arti visive, in coorganizzazione con il Comune di Grosseto, con il patrocinio della Provincia, della Regione Toscana, del Ministero dei Beni Culturali, con il contributo di Ente Cassa di Risparmio di Firenze, con la collaborazione delle associazioni di categoria Confesercenti, Confcommercio e CCN. La sezione dedicata al reportage, curata dai fotogiornalisti professionisti Federico Borselli e Amedeo Novelli, è stata sostenuta da sponsor e istituzioni prestigiose come Fujifilm, Witness Journal e Fotoup.net. La fase espositiva conclude un percorso propedeutico articolato in workshop e seminari: a cura di Federico Borselli e Amedeo Novelli, con un approfondimento speciale a cura di Flavio Fusi su “scrittura, immagine, movimento”.
La sfida de La Città Visibile 2014 era quella di raccontare le idee di bellezza legate alla maremma: perché il fotoreportage non è solo il racconto di culture lontane ed esotiche, di guerre e povertà estreme, di violenze e teatralità. La fotografia può affascinarci anche se parla della nostra quotidianità, dell’ambiente che ci circonda, delle cose visibili che guardiamo distrattamente. Nella sezione reportage, under 35, ha vinto Chiara Baragatti con il suo lavoro Enjoy a place. Oltre alla pubblicazione sul numero di Witnessjournal, Chiara si è aggiudicata un assignment/masterclass, un incarico editoriale che sarà supervisionato dalla redazione e per questo garantisce oltre alla visibilità, anche un’occasione di crescita professionale.
Al terzo posto si classifica Azzurra Guerrini con “Esercizi di osservazione”; come sottolineano i curatori “la giuria ha scelto di premiare questo progetto di ricerca per l’idea stessa che ne sta alla base. Azzurra non ha cercato scorciatoie, non ha lavorato su un registro canonico di bellezza per così dire classico ma al contrario, attraverso una sorta di mutilazione del proprio lavoro fotografico lancia un messaggio forte, uno spunto di riflessione intelligente sulla civiltà dell’immagine e sul modo con cui quotidianamente ci guardiamo intorno”.
Secondo posto per Davide De Carolis che con C.S. Desistenze “riesce a raccontare il territorio grossetano in modo convincente con immagini equilibrate e ricche di personalità. Atmosfere sospese nel tempo anche grazie a scelte cromatiche suggestive che raccontano la vita di una comunità documentandone i segni lasciati nel territorio nel corso della sua stessa esistenza.”
Primo posto per Andrea Costa con Il velo sottile. Il lavoro di Costa è stato premiato per numerose ragioni che vanno dalla qualità fotografica, all’impronta autoriale che si ispira dichiaratamente a Provoke e ai fotografi che ne hanno sancito il successo. L’idea di usare questa chiave di lettura su Grosseto e il suo territorio ha garantito un risultato tanto interessante quanto brillante che offre un punto di vista assai diverso di quello delle classiche cartoline.
Nella sezione Opere Singole, premio ad Armando Orfeo con il suo Wonderful world, sempre fedele al suo stile pittorico che lo ha reso noto in città e non solo, ha interpretato con freschezza ed originalità il tema proposto dalla mostra.
In mostra per la sezione reportage, oltre alle opere vincitrici, si possono ammirare i lavori di Luigi Ambrosio con CAP 58100; Letizia Crucinai con Segni della natura; Alvaro Ferrucci con Figlia bella; Giacomo Falciani con Iconografia elementare; Giacomo De Carolis con Con le loro mani; Mario Filabozzi con Mirabile bellezza; Antonio Fede con Il restauratore grossetano; Maurizio Polla con Vita di campagna; Fausto Frassinetti con Pianeta Sorano; Federico Giusssani con Corsi d’acqua maremmani; Fausto Giommoni con La palla eh; Michele Guerrini con Culto industriale; Daniele Guerriero con In tour con i Briganti; Giuseppe Cesareo con La piccola Gerusalemme; Patrizia Catena con Sorano; Massimo Alboretti con Lo sport come veicolo di bellezza; Marta Zanobi con Montemassi; Massimo Pelagagge con Ammirando la Piazza.
La mostra al Cassero resterà aperta fino al 12 ottobre con i seguenti orari:
in settembre: dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19.30
in ottobre: dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17.