GROSSETO – Norma viene uccisa dai nazifascisti nella sera del 23 giugno 1944, il giorno prima dell’entrata delle truppe americane a Massa Marittima. Trucidata per rappresaglia a poche ore dalla liberazione. Aveva 23 anni e un bambino di sei mesi. Ma chi era davvero la medaglia d’oro della Resistenza Norma Parenti, dimenticata per decenni? Provano a rispondere tre donne di sensibilità diverse – Antonella Cocolli, Nadia Pagni, Anna Rita Tiezzi – usando il metodo dell’indagine sul campo e il filo rosso del punto di vista femminile.
Nel libro edito da Effigi hanno raccolto le testimonianze di parenti, amici, di chi l’ha conosciuta o ne ha sentito semplicemente parlare, restituendoci il ritratto di una giovane donna sorprendemente moderna, che ha seguito il suo istinto e le sue certezze. Aperta e diretta, insofferente alle ipocrisie di paese, non ha avuto paura di esporsi, di portare il cibo ai partigiani nella macchia o in carcere, di parlare ai soldati tedeschi invitandoli a disertare. Una donna “fuori epoca”, una femminista ante litteram, come dicono molte delle testimonianze? Ne parleranno con le autrici Donatella Borghesi e la storica Katia Taddei. L’appuntamento è per venerdì 12 settembre 2014, ore 18.00, alla Libreria delle ragazze via Pergolesi 3/a.