GROSSETO – Una riunione tra le organizzazioni sindacali e l’amministrazione comunale, per fare il punto sulla situazione dell’azienda Eurovinil e sul futuro degli 88 dipendenti che, a seguito della decisione di chiudere lo stabilimento, perderanno il posto di lavoro il prossimo giugno 2015, se non verranno trovate soluzioni alternative per la prosecuzione dell’attività. L’incontro si è svolto questa mattina in Municipio alla presenza dell’assessore allo sviluppo economico Emanuel Cerciello, delle organizzazioni sindacali confederali, della rappresentanza sindacale unitaria e dei rappresentanti dell’associazione industriali. «Abbiamo incontrato le parti – ha spiegato l’assessore Emanuel Cerciello – nell’intento di agevolare una soluzione condivisa per il futuro dell’azienda. Abbiamo ascoltato i rappresentanti dei lavoratori e dell’azienda e siamo impegnati a fare tutto quanto è nelle nostre possibilità per dare un finale positivo a questa vicenda. Il Comune negli ultimi anni è stato presente con un ruolo attivo in tutte le principali vertenze che hanno riguardato il mondo del lavoro, nell’ottica di salvaguardare i posti di lavoro e contribuire a trovare soluzioni nei casi di aziende in difficoltà».
«Chiediamo un impegno forte a tutte le istituzioni – ha detto Fabio della Spora di Femca Cisl -: il futuro di un’azienda importante come Eurovinil però non è più ormai legato al gruppo di appartenenza, bensì legato all’individuazione di un nuovo imprenditore che sia interessato a rilevare l’attività proseguendo la produzione». «Auspichiamo che si trovi presto – ha proseguito Roberto Franceschetti di Uiltec – un nuovo imprenditore che garantisca il futuro dell’Eurovinil, e rinnoviamo l’invito a tutte le istituzioni ad attivarsi per supportare l’azienda in un percorso di cessione dell’attività». «Abbiamo chiesto un impegno al Comune ma anche alla Regione – ha detto Furio Santini della Filtem Cgil – perché non si spengano i riflettori su questa situazione che riguarda una delle realtà più grandi e importanti della provincia di Grosseto. Con l’impegno di tutti ci sono le possibilità per trovare soluzioni, anche immaginando una produzione diversa da quella delle tende. I tempi però sono stretti».
«Da parte nostra – ha spiegato Antonio Capone dell’associazione industriali – ribadiamo che l’azienda in questa delicata vicenda ha mantenuto un comportamento corretto, cercando di mitigare al massimo i disagi per i lavoratori, anche ricorrendo alla cassa integrazione. L’azienda, per quanto nelle sue possibilità, è assolutamente disponibile a valutare eventuali proposte e offerte diverse, come già ribadito nell’incontro avuto a Roma presso il Ministero».