SCARLINO – «L’opposizione propina ai cittadini una lettura distorta del bilancio di previsione, il cui slittamento al 30 settembre è dovuto a scelte di Governo e non certo dell’amministrazione Stella, peraltro insediata da poco più di due mesi». L’assessore al bilancio del comune di Scarlino, Francesca Mencuccini, risponde così agli attacchi della lista “il coraggio di cambiare”.
«L’opposizione distorce le informazioni e questo ci pare scorretto soprattutto nei confronti dei cittadini – prosegue Mencuccini -: abbiamo fatto una precisa scelta, quella di agevolare, per quanto possibile, le famiglie e le utenze domestiche, non diminuendo i servizi pubblici. Ma ci sono delle normative da seguire, e su questo i cittadini devono ricevere un’informazione esatta e non strumentale al semplice attacco politico, molto d’impatto ma poco funzionale alla vita quotidiana e amministrativa di tutti noi».
«L’amministrazione comunale con la Tari non ha affatto penalizzato le attività produttive – spiega l’assessore – ma dobbiamo tenere conto che per normativa nazionale la Tari, con il suo gettito, deve coprire interamente il costo del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti. Questo vuol dire che se fossero stati ridotti gli importi in capo alle attività produttive, con eventuali agevolazioni specifiche, il gettito mancante avrebbe dovuto essere necessariamente posto a carico delle utenze domestiche, cioè i cittadini e le famiglie, non potendo per norma modificare l’importo totale della tassazione né il rapporto costo/gestione rifiuti. Altro appunto da chiarire è relativo agli aumenti di aliquote: questi non riguardano tutte le attività produttive, ma solo quelle che, secondo una valutazione del Ministero, producendo una quantità maggiore di rifiuti solidi urbani, corrispondono a maggiori costi per lo smaltimento, comunque a carico della collettività. Ovviamente si tratta di ristoranti, bar, supermercati, fruttivendoli. Quello che viene spontaneo pensare, comunque , è la motivazione per la quale l’opposizione scarlinese stia difendendo così appassionatamente le categoria “attività produttive”, e non le famiglie e i cittadini… parrebbe un atteggiamento molto interessato, quasi di parte, ma magari ci sbagliamo».
«Scarlino è, ancora oggi, uno dei pochi comuni a non aver applicato l’addizionale IRPEF… una cosa molto importante per dipendenti e pensionati, sui quali l’addizionale avrebbe gravato in modo incisivo. Quanto agli aumenti IMU sui terreni agricoli (privati), l’opposizione ha sottolineato l’aumento sui terreni privati ma si è dimenticata di dire che nessuna variazione è stata effettuata sui terreni produttivi, per i quali non si paga né IMU, per scelta del Governo, né TASI, per scelta dell’amministrazione. Infine un chiarimento sulla lettura dei dati relativi ai servizi a domanda individuale, anche essa distorta: per mensa, trasporto scolastico e nido le famiglie scarlinesi continueranno a compartecipare nella stessa misura, senza aumenti, e continueranno a godere degli stessi servizi, senza diminuzioni né tagli, anche per quanto riguarda il sociale e la cultura».