FOLLONICA – È stato il mito di Penelope ad unire la pittrice follonichese Sonia Chiti e il filosofo Antonio D’Alonzo, che ieri hanno presentato le proprie opere al Casello idraulico. Il ciclo di dipinti prende il nome di “Penelope mille odissee” mentre il libro di D’Alonzo è intitolato “Penelope o dell’attesa”. La particolarità della mostra è che i due artisti hanno scoperto quasi per caso di essere stati affascinati, in contemporanea, dal mito della moglie di Ulisse, e di aver deciso di dedicarle un lavoro, un lavoro che esalta la pazienza di questa donna antica e moderna, e l’attesa ventennale del ritorno del marito, il suo rifiutare, con una stratagemma, un nuovo marito, fedele sino all’inverosimile. I due artisti hanno voluto rivedere il suo mito in chiave moderna, e declinare la sua attesa in un mondo sempre più “fast” veloce.
“Un incontro di alto spessore culturale, nato dal fascino di una figura storica, Penelope, che è la sposa fedele di Ulisse – afferma il sindaco Andrea Benini – colei che attenderà il suo uomo tessendo una tela che la salverà dai dubbi e dalle paure del quotidiano. Sonia e Antonio – continua Benini – sono riusciti a creare una alchimia di intenti e di pensiero trasponendo la Penelope omerica ai giorni nostri, la donna forte, ieri come oggi, che vive suo malgrado la guerra, la paura della violenza e la determinazione di vivere e crescere suo figlio, l’attesa estenuante e angosciante per la pace e la libertà”.
Oggi, domenica 7 settembre, gli autori saranno presenti al Casello Idraulico per incontrare i visitatori e dialogare sulle opere (la foto di questo servizio è di Giorgio Paggetti).