PITIGLIANO – «Voglio fare qualcosa per le altre persone usando il giornalismo». C’è questa frase di Anna Politkovskaja, la giornalista russa uccisa per i suoi reportage sulle violazioni dei diritti umani in Cecenia, nella pergamena che il presidente di Anpas Toscana, Attilio Farnesi ha consegnato questo pomeriggio al vice sindaco di Pitigliano, Melania Renaioli. Un gesto sentito, in rappresentanza di tutte le Pubbliche Assistenze della Toscana, per ricordare e onorare la memoria di Simone Camilli, il trentacinquenne reporter di Pitigliano, scomparso il 13 agosto scorso mentre era al lavoro per documentare gli scontri in atto nella striscia di Gaza.
«Un giornalista – ha detto Attilio Farnesi – che era impegnato nel documentare i fatti e presentarli alle persone di tutto il mondo attraverso le immagini. Un giovane di grande sensibilità, attento alle tematiche sociali nel raccontare gli orrori della guerra e la difficile condizione dei civili. Abbiamo ritenuto doveroso testimoniare la nostra vicinanza alla famiglia e il nostro rispetto per un giovane che ha perso la vita per garantire ai cittadini il diritto a essere consapevolmente informati. Crediamo che Simone abbia fatto qualcosa per le altre persone usando il giornalismo: ha raccontato ciò che ha visto e ha permesso che lo vedessimo anche noi».
Farnesi era a Pitigliano per una riunione con le associazioni della zona grossetana, e ha chiesto di incontrare l’amministrazione comunale per testimoniare la vicinanza delle associazioni e dei volontari impegnati quotidianamente nel soccorso sanitario, nei servizi sociali, nella protezione civile. “Due cose ci avvicinano molto a questo giovane – ha concluso Farnesi – la passione quello che facciamo, e la scelta di stare dalla parte di chi è più debole”.