FOLLONICA – “La Corte Costituzionale dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 2. comma 186, lettera e), della legge n.191 del 2009, promossa dalla Regione Toscana […]”.
Così termina una sentenza della suprema corte italiana del 17 Novembre 2010; in questa sentenza si dichiara, in ultima istanza, la legittimità della soppressione dei consorzi di funzioni tra gli enti locali imposta dalla legge finanziaria del 2010.
«Fra questi consorzi di funzioni fra enti locali, di cui è ordinata la soppressione, – spiegano dalla sezione di Fratelli d’Italia di Follonica – vi sono anche quei carrozzoni politici dall’enorme dispendio di soldi pubblici che sono le Società della Salute».
Società della Salute che, nonostante la sentenza della Corte Costituzionale e i richiami sui costi da parte della Corte dei Conti, non sono ancora state soppresse .
In questo scenario legislativo e politico si inserisce la recente nomina dell’assemblea dei soci e giunta esecutiva della Società della Salute delle Colline Metallifere, che comprende i sindaci dei comuni di Montieri, Gavorrano, Scarlino, Follonica, Massa Marittima e Monterotondo Marittimo ( il cui primo cittadino, Giacomo Termine, è stato nominato Presidente della SdS) assieme al direttore generale della Asl9 Grosseto, Mariotti.
«Sinceramente – commenta Agostino Ottaviani – ignoriamo il motivo per cui, dopo una sentenza della Corte Costituzionale, questo consorzio di funzioni sia ancora operativo, ignoriamo anche con quale faccia tosta i sindaci del Partito Democratico continuino a far parte di un società di cui è disposta la soppressione. Soprattutto in un momento di spending review, dove si chiedono enormi sacrifici a tutte le fasce di popolazione, il messaggio della politica contro lo sperpero di danaro pubblico doveva essere granitico e inflessibile. Ma il Pd fa orecchie da mercante e continua a sedersi in tutti i salotti dirigenziali, politici e non». «Come Capogruppo di Fratelli d’ Italia in consiglio comunale a Follonica, chiedo pubblicamente al primo cittadino del Golfo di dimettersi dalla propria carica all’interno della SdS. Se il Partito Democratico vuole davvero issarsi a difensore della Costituzione, non lo faccia solo a parole, ma anche nei fatti, rispettando una sentenza di oramai quattro anni fa».