di Daniele Reali — Tweet to @Daniele_Reali
FOLLONICA – «Nessun corpo è stato ritrovato nella zona dell’ex Ilva». È direttamente l’assessore Mirjam Giorgieri a chiarire il caso, scoppiato prima sui social network e poi sulla stampa, dei gatti avvelenati a Follonica. Nei giorni scorsi si sono rincorse diverse notizie sul presunto avvelenamento e la conseguente morte di 27 gatti che vivevano nell’area compresa tra la biblioteca della Ghisa e il museo Magma. Non una vera e proprio colonia felina, perché non riconosciuta come tale dai regolamenti comunali, ma un luogo dove c’era la presenza di diversi gatti riconducibili ad un’unica proprietaria.
La denuncia dell’avvelenamento degli animali era stata lanciata pubblicamente proprio su Facebook creando un certo allarme in città con toni accusatori anche nei confronti di persone sospettate del grave episodio.
«Appresa anche noi la notizia dai social network – ha spiegato l’assessore Giorgieri – ci siamo mossi insieme all’Oipa, l’associazione di protezione animale che a Follonica, grazie all’impegno delle sue guardie zoofile, gestisce tutte le 16 colonie feline presenti in città. Abbiamo anche richiesto l’intervento di una ditta specializzata per lo smaltimento delle carcasse animali e con l’aiuto degli agenti di polizia municipale abbiamo controllato tutta l’area dell’ex Ilva». Controllo che però non hanno portato a niente se non alla constatazione che non sono stati ritrovati i resti dei gatti che sarebbero stati avvelenati.
«Questo caso – spiega Gemma Mauri, dirigente del comune di Follonica – ha provocato un allarme in tutta la città. Allarme che sembra ingiustificato visto che fino ad oggi, oltre a non aver ritrovato nessun corpo, nessuno ha sporto denuncia ai carabinieri, né alla Polizia municipale, né sono arrivate indicazioni particolari dalle cliniche veterinarie o dall’istituto di zooprofilassi della Asl di Grosseto».
Insomma non ci sarebbe nessuna traccia che confermi l’avvelenamento e la morte dei gatti. Un’ipotesi che per il momento sembra essere scartata anche dai volontari dell’Oipa visto che durante la loro attività non hanno notato niente di particolare.
A preoccupare gli amministratori follonichesi è soprattutto il clima che si è generato in queste ultime ore anche nei confronti di presunti personaggi che si sarebbero macchiati di un crimine nei confronti degli animali. Un’atmosfera da “caccia alle streghe” che apparirebbe fuori luogo visto le mancate conferme sull’accaduto.
Intanto proprio per far luce sull’episodio e sulle segnalazioni pubblicate su Facebook, il comune di Follonica ha inviato un’informativa alla procura della repubblica di Grosseto.