di Sabino Zuppa
CAPALBIO – Cominciano a delinearsi le vicissitudini organizzative con cui gli studenti del nuovo anno scolastico avranno a che fare nel territorio della bassa Maremma. Ed in particolare nel Comune di Capalbio ci si avvia verso un inizio di anno scolastico in cui le condizioni in cui si troveranno i bambini locali saranno pressoché simili al passato. Cinque classi per le scuole medie di Capalbio paese, con due prime, due terze ed una sola seconda media. Tre plessi scolastici per le scuole materne, a Borgo Carige, Capalbio scalo e Capalbio centro con quattro classi totali di 25-28 alunni per un totale di circa un centinaio di piccoli frequentatori. Ed infine il tasto dolente delle tre localizzazioni per le scuole elementari, Borgo Carige, Capalbio scalo e Capalbio paese dove saranno però presenti 1-2 pluriclassi per ognuno degli istituti.
Questa la situazione disegnata dalla dirigente scolastica responsabile delle zone di Capalbio e Manciano, la dottoressa Anna Carbone, fresca reduce da un incontro istituzionale nel Comune della piccola Atene del quale si ritiene molto soddisfatta: «La situazione non peggiorerà, nonostante la crisi ed i tagli, grazie all’aiuto che il Comune di Capalbio, come del resto quello di Manciano, daranno al mondo dell’istruzione – dice la dirigente – il sindaco Luigi Bellumori ha deciso anche quest’anno di mettere a disposizione dei fondi che, tra l’altro, permetteranno di alleviare i disagi delle pluriclassi tramite dei progetti ad hoc che permetteranno la presenza di personale aggiuntivo. Del resto questa situazione di accorpamento di alunni di corsi differenti è una costante negli ultimi anni per le scuole capalbiesi, e per questo saranno fondamentali queste integrazioni riguardanti la mensa, i corsi d’inglese, i trasporti ed altro che aiuteranno non poco il mondo dell’istruzione locale. Una situazione – insiste la responsabile Carbone – che va al di là della colorazione politica nel Comune di Capalbio perché anche con le passate amministrazioni di orientamento differente si era sempre prestata attenzione alle problematiche sorte dopo la riforma Gelmini, ma che comunque dà un grande aiuto alle famiglie locali.»