di Sabino Zuppa
ORBETELLO – Si indigna l’assessore orbetellano all’ambiente Mauro Barbini dopo le critiche del direttore provinciale dell’Ascom, Paolo Coli, che tra le varie cose ha parlato di aumenti della spesa dei rifiuti dell’ordine del 140% per il Comune di Orbetello rispetto allo scorso anno. E le rispedisce al mittente dopo aver incassato anche le stoccate dell’opposizione lagunare. Barbini non nega il problema e non nega gli aumenti dopo l’ingresso nel calderone del gestore unico, ma mette le cose su un piano totalmente diverso: «Apprendo con enorme stupore le considerazioni fatte da Coli, ma posso affermare con certezza che rispetto al 2013 il nostro piano finanziario subirà un aumento solamente del 16%, da 3,8 a 4,4 milioni di euro – spiega il politico lagunare – tra l’altro un valore ben più basso di quello approvato in consiglio comunale circa due mesi fa. Un aumento dovuto in parte all’inevitabile conferimento di tutto il materiale indifferenziato all’impianto delle Strillaie che smaltisce i rifiuti ad una tariffa più alta ed anche alla necessità di attivare nuovi servizi di spazzamento estivo, in modo tale da rispondere alle esigenze delle attività commerciali e, nel contempo, offrire ai turisti e ai residenti un paese all’altezza delle aspettative. Sulle tariffe poi, da un confronto con l’assessore al bilancio Roberto Miralli, risulta che rispetto all’anno passato le tariffe non subiranno variazioni considerevoli: in fase di redazione di bilancio sono state, infatti, recepite le difficoltà che Coli esterna a difesa dei suoi associati e proprio per questo sono state previste modifiche al ribasso sia su Imu che su Irpef».
«A ciò si aggiunga il tentativo di dialogare con le varie associazioni per redigere un nuovo regolamento sul suolo pubblico perché diventi più equo e funzionale. Da non dimenticare anche il lavoro svolto dalla polizia municipale che, in collaborazione con la polizia provinciale e con la capitaneria di porto, nel periodo estivo ha effettuato controlli sistematici con cadenza settimanale, sia per quanto riguarda la vendita di merce contraffatta che per quello che riguarda l ‘abusivismo. Per questo – conclude Barbini – mi rammarico della cattiva informazione fatta dal direttore di Ascom, dopo aver lavorato duramente per riuscire ad ottenere risultati e obiettivi equilibrati, e non ci sto ad entrare nella sfera della demagogia e del qualunquismo, dove le colpe ricadono sempre e solo sulle scelte degli amministratori. Sono sempre stato disponibile al confronto e al dialogo ed anche in questa circostanza avrei potuto dare tutti i chiarimenti del caso: invece, si è scelto di diffondere percentuali a caso creando allarmismi che non giovano a nessuno».