SCARLINO – «Oggi sono stato a visitare il nuovo canile comprensoriale a La Botte». Comincia così il racconto di Marco Stefanini, ambientalista follonichese che questa mattina ha fatto visita al canile comprensoriale a servizio di Follonica, Scarlino e Gavorrano. «Ci sono andato alle 11.30, un’ora calda, assolata, per rendermi conto di quali fossero le condizioni in cui vengono tenuti gli animali. Ho trovato due persone gentili che mi hanno fatto entrare e lasciato libero di girare ed “avere un contatto diretto” con i cani».
«Bella struttura, pulita, con recinti pulitissimi, ciotole pulite e piene di acqua e cibo – la descrive Stefanini -. Al lato dei recinti/gabbie (con cucce e lettini) una porta aperta lascia passare i cani che vogliono in spazi verdi di almeno 200 mt quadrati , dove i cani sono liberi di fare quello che vogliono. Ottima struttura di ricevimento/appoggio, con cucce per cani in osservazione e un area con una piscina gonfiabile vicino all’ingresso. In sostanza un ottimo ambiente, ventilato, fresco e ombreggiato».
«A mio giudizio si dovrebbe fare una “barriera” di verde tra il canile e la strada del Casone, per abbattere un poco i rumori e garantire ancora più ombra – suggerisce Stefanini -. In conclusione un bel lavoro». Stefanini conclude invitando tutti a non abbandonare gli animali: «perché, per quanto possa essere accogliente la struttura dove verranno ricoverati, nulla sostituirà mai il contatto con i padroni. Ci sono diversi cani da caccia vecchiotti e impauriti, altri che richiamano la tua attenzione con piccoli abbai e vengono a leccarti le mani con occhi imploranti, alcuni che stanno sdraiati con gli occhi aperti, rassegnati o disperati… Andate a prenderne uno: non vi tradirà mai».