GROSSETO – È ancora un tribunale, questa volta quello di Roma, a fare la storia in materia di diritti delle coppie omosessuali. Dopo la sentenza sui matrimoni gay emessa dal tribunale di Grosseto nell’aprile scorso, oggi è arrivata quella del tribunale dei minori capitolono che di fatto, per la prima volta in Italia, ha riconosciuto l’adozione di una bimba che vive con una coppia di donne.
La bambina è figlia biologica di una sola delle due conviventi. Le due donne, così come era accaduto per la coppia di uomini che a Grosseto aveva chiesto al comune di trascrivere il loro matrimonio avvenuto a New York, convivono da dieci anni e si sono sposate all’estero.
La coppia vive a Roma e ha avuto una bimba all’estero seguendo la procedura della procreazione assistita eterologa. Le mamme hanno così intrapreso un percorso che le ha portate a condividere compiti educativi e assistenziali e “una solida base affettiva”, che oggi viene riconosciuta dalla legge.
Si tratta quindi di una altra sentenza storica che ha già provocato una serie di reazioni tra favorevoli e contrari. Già oggi alcuni parlamentari hanno annunciato la necessità di predisporre una legge che vada a riempire il vuoto legislativo italiano. Una lacuna che spesso, come accade sempre più spesso, viene superato direttamente dalle decisioni del nostro sistema giudiziario.