SCARLINO – «Nel Comune di Scarlino accadono e sono accadute cose inspiegabili e soprattutto intollerabili quando ad essere in gioco è il futuro di questo paese e la salute dei cittadini». A parlare il capogruppo di opposizione in Consiglio comunale a Scarlino, Monica Faenzi, che a tal proposito ha fatto richiesta di accesso agli atti. «Nella relazione introduttiva al Piano Strutturale (approvato nell’anno 2013) si legge che il Piano di sicurezza esterno (obbligatorio per le Aziende R.I.R., a rischio di incidente rilevante), redatto nel 1998 risulta del tutto inadeguato in considerazione del mutamento della produzione, e che l’azienda si sarebbe impegnata a presentare i documenti per aggiornarlo entro la fine del 2011».
«Il piano di sicurezza è un atto fondamentale perché consente di tutelare la salute dei cittadini nell’ipotesi che si verifichino incidenti nel corso della produzione dell’azienda – prosegue Faenzi -. Di fronte alla mia richiesta di accesso agli atti, il tecnico dell’ambiente del Comune (a distanza di più di un mese dalla stessa) risponde che questa documentazione “non esiste e non è agli atti del Comune”, poiché “è frutto di un fraintendimento tra il tecnico incaricato della redazione del Piano strutturale e l’ufficio ambiente” (un fraintendimento di cui fino a che non vi è stata la mia richiesta non si era accorto nessuno, ma intanto i tecnici che hanno frainteso sono stati regolarmente pagati, l’ex sindaco, responsabile per la salute dei cittadini, si è guadagnato un pregiato incarico in Solmine, e il piano strutturale (contenente l’errore o quello che vuole essere fatto passare come tale) è stato approvato, mentre il Piano di sicurezza esterno, che la Nuova Solmine era obbligata ad aggiornare, manca».
«Ciononostante il tecnico del Comune continua nella sua nota che “le informazioni fornite riguardavano l’aggiornamento del piano di emergenza esterno di cui si prevedeva come data di ultimazione la fine del 2011” (ricordiamo che siamo quasi a fine 2014) e che l’azienda è pertanto dotata di un piano di emergenza inadeguato – sottolinea Faenzi -. L’unica nota positiva rimane solo quella relativa al fatto che Marcello Stella, a fronte della mia scoperta, ha sollecitato la Prefettura per il 28 agosto. Ci auguriamo che su un argomento così rilevante tutti facciano la loro parte per tutelare la salute degli abitanti di questi territori, che troppo spesso hanno pagato e stanno pagando per l’incuria di amministratori e imprenditori senza scrupoli».