MONTE ARGENTARIO – «Quando una Amministrazione vuol far passare una delibera “in sordina” e senza sollevare troppo clamore mediatico fa i consigli comunali di agosto. Con un colpo di mano e con fare intimidatorio, sin dall’inizio dell’adunanza, sia verso la maggioranza che verso l’opposizione, il sindaco ha fatto approvare, tirandola improvvisamente fuori dal cilindro dopo anni di silenzio, la Convenzione del “celeberrimo” giardino Jacovacci». Così Azelio Bagnoli, Viviana Lauro, Danilo Cerulli, Anna Poggioli, il gruppo consiliare Noi per Monte Argentario.
«Fra le tante criticità, egli ha fatto sparire quasi tutti i parcheggi pubblici esistenti ed inoltre ha ritenuto opportuno addirittura “legiferare”, modificando e interpretando il regolamento urbanistico e il P.I.T. Regionale, in tema di aree boschive. Naturalmente senza troppa pubblicità, senza alcun preventivo passaggio in Commissione (che da mesi, non certo da adesso, non vengono più riunite!) e senza tener nemmeno in considerazione le proposte dell’opposizione che ha tentato di partecipare al miglioramento costruttivo di tali importanti questioni».
«Adesso – proseguono i quattro consiglieri – ci aspettiamo anche qualche “improvvisata interpretazione” sull’argomento “piscine”. Ci rammarichiamo soltanto che, nonostante le dichiarazioni di intenti che parrebbero portare a voti contrari, poi alla fin fine, il PD di Porto Santo Stefano, anch’esso finora in opposizione, spesso astenendosi non esprima, con forza, contrarietà a questo agire schizofrenico dell’amministrazione Cerulli. Nel frattempo il sudiciume ci sommerge (anche Walter Capitani sembra aver tirato i remi in barca), il Palio va a rotoli (e Roncolini cosa fa?), i piani regolatori dei porti sono indietro anni luce, le concessioni demaniali sono scadute (e siamo pure con un pontile in meno) il bilancio, sperando sia attendibile, a ben leggere è un disastro (pensiamo solo al milione e passa di euro che dovremo al Coseca) e solo le tasse sono alle stelle»