a cura di Daniela Belloni
CASOTTO PESCATORI – E’ stata una serata totalmente dedicata al mare quella che ha inaugurato la mostra d’arte al Podere 663 del Casotto dei Pescatori, sede dell’associazione artistica “arte fuori strada”, a pochi passi dal centro storico di Grosseto.
Non solo una sede associativa, ma un vero e proprio luogo di incontro e di lavoro sia per gli artisti che hanno scelto questo podere come base del proprio atelier, che per tutti gli appassionati d’arte. Quindi serate a tema, incontri, letture di saggi e di poesie, mostre, conferenze, concerti: è proprio in questo luogo, immerso nella campagna maremmana, che le arti visive possono incontrare tutti i linguaggi paralleli di letteratura, musica e poesia.
Germano Paolini, pittore classe 1950, bresciano di nascita e maremmano di adozione, è stato l’artefice dell’evento e si è presentato dando il benvenuto a tutti i partecipanti, turisti e residenti, con un buffet di inaugurazione della mostra di quadri, che ha fatto da cornice allo spettacolo teatrale realizzato nel giardino della tenuta.
Ed è così che il podere, per una sera, ha cambiato forma tramutandosi in una sorta di teatro privato, un teatro di forma domestica ispirato all’Odissea di Omero, che ha visto Michele Fiocchi, come unico attore protagonista e che ha preso forma grazie alla narrazione della storia utilizzando principalmente il personaggio di Femio, unico superstite dopo il rientro di Ulisse ad Itaca.
Fiocchi, attore professionista e socio del Teatro La Ribalta di Bolzano, protagonista assoluto della serata, è stato abile nel passare dalle vesti di Telemaco a quelle di Polifemo, da quelle di Zeus a quelle di Ulisse, da quelle dei proci a quelle di Femio, proponendo al pubblico, presente in massa per l’occasione, un racconto epico in una veste molto semplice, fondendo narrazione e coreografia, arti marziali e poesia in un’unica, notevole, prova d’attori.
Ed è proprio grazie alla narrazione usando le parole di Femio che, il linguaggio usato, è stato visto come mezzo per la rivincita della narrazione rispetto al potere mediatico: solo chi è stato veramente testimone, ha la capacità di rivelare i fatti realmente accaduti, come Femio, contrariamente a chi si prende il diritto di sovvertire notizie solo basandosi su una presunta conoscenza.