CAPALBIO – La Provincia di Grosseto, U.P. Attività Faunistico Venatorie, nell’ambito del progetto di monitoraggio e conservazione della Lepre italica nel territorio grossetano ha effettuato nel mese di agosto delle catture programmate per controllare lo stato degli animali sia dal punto di vista sanitario che genetico.
L’intervento ha interessato l’Azienda faunistico venatoria (AFV) Capalbio dove sono stati effettuati tentativi di riproduzione in semicattività all’interno di una recinzione che comprende circa 4 ettari di terreno, in parte boschivo ed in parte seminativo. La recinzione speciale è stata posa in opera con porzione interrata e dispositivo “antigatto”, in modo da tutelare ulteriormente l’area dedicata all’allevamento allo stato naturale della Lepre italica. Inoltre l’Azienda ha dotato il recinto di acqua corrente ed ha seminato specie vegetali “su misura” per la lepre, con la finalità di ricostruire un habitat il più possibile fedele a ciò che solitamente l’animale trova in natura.
Durante la giornata di cattura, eseguita da personale specializzato della Provincia insieme a cacciatori volontari e a Francesco Riga dell’ISPRA, sono state controllate 8 lepri. La cattura è avvenuta con modalità incruente, sono stati eseguiti prelievi di sangue per il monitoraggio sanitario e genetico. Gli esemplari femmina adulti sono stati sottoposti ad ecografia della parte addominale per verificare l’eventuale presenza ed il numero di feti e il loro stato. Tra le lepri catturate sono state individuate due femmine che mostravano presenza di latte, che sono state prontamente riimmesse nel recinto. Una coppia di soggetti catturati sono stati trasferiti nel CPPS di Civitella, con l’obiettivo di sperimentare anche nello stesso Centro la riproduzione in semicattività della lepre italica.
Il rapporto proficuo e positivo con AFV Capalbio consente un positivo sviluppo del progetto di studio per la tutela e incremento della popolazione di Lepre italica nella Provincia di Grosseto.