GROSSETO – La Regione Toscana, attraverso il suo assessore allo sviluppo rurale Gianni Salvadori, annuncia l’apertura dei bandi di indennizzo da predazione per ottobre ma Coldiretti Grosseto si dice preoccupata perchè vede ancora lontana la soluzione del problema. «Diamo atto a Salvadori dell’impegno con cui si sta muovendo – dichiara in una nota Francesco Viaggi, presidente di Coldiretti Grosseto – ma i risarcimenti non servono a niente se non accompagnati da un’azione concreta sul territorio per la riduzione del randagismo. Questo è il vero nocciolo del problema». Secondo Viaggi infatti la Regione avrebbe dovuto già avviare la fase di censimento dei predatori per poi passare a quella di gestione degli ibridi e dei randagi ritenuti in eccesso. Quello che preoccupa sono i tempi per le necessarie modifiche alle norme che rischiano però di arrivare troppo tardi. «Gli attacchi continuano – prosegue Viaggi – e il rischio di chiusura per le aziende é sempre più concreto. E a quel punto gli indenizzi servirebbero a ben poco. Per questo chediamo all’assessore Salvadori di accelerare su questo punto che per noi é prioritario e condizione necessaria per la definitiva risoluzione del fenomeno. Fino ad allora continueremo a essere seriamente preoccupati e a manifestare la gravità del problema in tutte le forme e le sedi opportune».
La notizia diramata dalla Regione sull’apertura dei bandi e la liquidazione dei danni entro la fine dell’anno arriva proprio all’indomani di un altro attacco subìto questa volta da una famiglia di allevatori di Magliano in Toscana. In un anno solare, alla sola azienda dei fratelli Vinciarelli, sono stati uccisi una sessantina di capi tra cui due montoni. Nell’ultimo episodio, la carcassa di una delle vittime è stata ritrovata dopo più di otto ore di ricerche completamente dilaniata. Tanta ferocia e assiduità fa temere inoltre per la vita delle stesse persone. Per certo, anche nel caso di Magliano, i danni sono tali da mettere a serio rischio la sopravvivenza dell’azienda. A dicembre arriveranno i soldi erogati dalla Regione, sono quattro i milioni messi a disposizione degli allevatori toscani, ma «certamente – conclude Viaggi – non serviranno a niente per chi nel frattempo avrà chiuso. Se da un lato come Coldiretti denunciamo gli autori dei gravi episodi di bracconaggio con atti concreti e a difesa della legalità, dall’altro non ci tireremo certo indietro nell’esprimere la nostra contrarietà, in ogni sede e contesto, se non si avranno interventi certi entro breve. Non assisteremo impassibili alla fine delle nostre aziende».
La situazione delle predazioni è grave e il rischio di perdere di vista l’obiettivo principale tra chiacchiere inutili e personalismi é evidente. Questa in sintesi la posizione espressa dal direttore di Coldiretti Grosseto, Francesco Ciarrocchi, a nome della federazione provinciale. «Con la nostra base – dichiara Ciarrocchi – abbiamo concordato un percorso d’azione preciso, nel rispetto della legalità ma al contempo di critica decisa verso i ritardi ingiustificabili di Firenze. Il presidente Rossi ha preso degli impegni con la Maremma e tutti insieme abbiamo definito una road map di interventi. Noi vigiliamo per il bene di tutti, il resto non ci interessa». Chiaramente per Coldiretti l’apertura dei bandi di risarcimento non è sufficiente a tutelare gli allevatori per i danni subìti. Le azioni di prevenzione quali l’introduzione dei cani da guardiania addestrati e le recinzioni, si dimostrano del tutto inefficaci di fronte alla forte esplosione demografica dei predatori presenti sul territorio maremmano. «Quello che ci interessa – conclude Ciarrocchi – è che si arrivi quanto prima alla fase di riduzione delle predazioni attraverso il controllo numerico del fenomeno del randagismo e dell’ibridismo. Il risarcimento può alleviare solo in parte e momentaneamente le perdite ma per dare un futuro a un intero settore è necessario ripristinare la situazione antecedente a questo grave e perdurante fenomeno. Però bisogna fare in fretta. Molto più in fretta di quanto ipotizzava o purtroppo continua ancora ad ipotizzare il Governatore Rossi».