RISPECIA – Ristrutturazione del patrimonio edilizio: efficienza energetica e sviluppo economico sostenibile. Questo il tema al centro del dibattito organizzato da Legambiente e Banca della Maremma a Festambiente.
Un incontro che ha visto la partecipazione di Edoardo Zanchini , vicepresidente nazionale di Legambiente, il presidente Giuliano Amato, Silvia Velo sottosegretario all’ambiente, Francesco Carri presidente Banca della Maremma, Marco Onado dell’Università Bocconi, Roberto Mazzotti, direttore generale Iccrea Holding.
«L’argomento è stato scelto in continuità con ciò che si sta facendo sulla questione energetica – ha risposto il presidente Carri in apertura di dibattito – e, da sempre, è all’attenzione della Banca della Maremma e di tutto il credito cooperativo. La riqualificazione del patrimonio edilizio, anche attraverso interventi di efficientamento energetico, costituisce un efficace strumento per la ripresa economica tenuto conto della rilevanza che il settore dell’edilizia riveste nella nostra economia».
E i recentissimi interventi normativi del luglio di quest’anno, riguardanti l’efficientamento energetico, ribadiscono la volontà del legislatore di intervenire in modo efficace anche attraverso una serie di incentivi, tra i quali: agevolazioni fiscali, certificati bianchi, conto termico, utilizzo dei fondi strutturali europei.
«La normativa – ha evidenziato Carri – attribuisce un ruolo molto importante alla Pubblica Amministrazione che deve diventare un esempio di buone pratiche in questo ambito.
Tutto ciò si muove in sintonia con la Strategia Energetica Nazionale definita nel 2013.
E Zanchini ha confermato che «grazie all’alleanza con la Banca della Maremma e con tutto il credito cooperativo, è nata questa importante collaborazione in un settore che solo dieci anni fa sembrava il “libro dei sogni”. Nel nostro paese ci sono momenti in cui oltre il 40% dell’energia viene da fonti rinnovabili».
«Tra un’abitazione ben costruita – ha proseguito Zanchini – e una realizzata senza tener conto della questione energetica ci possono essere oltre 1500 euro di risparmio all’anno».
E Marco Onado, dal suo punto di vista, ha dichiarato che «l’efficientamento energetico è un tipo di intervento sul quale conviene sicuramente puntare per uscire dalla crisi economica. La crescita di un paese è rappresentata dall’aumento degli occupati e dall’ aumento della produttività: investire sull’efficienza energetica offre inoltre la possibilità di non delocalizzare».
Una delle difficoltà del sistema bancario è la capacità di essere vicino alle piccole e medie imprese, ma il credito cooperativo si distingue dal resto del sistema bancario.
«Il Gruppo Iccrea – ha dichiarato Roberto Mazzotti – ha messo in atto una serie di operazioni finalizzate alla rigenerazione e riqualificazione urbana. Il tema delle abitazioni tocca da vicino ogni persona ma è necessario un aggiornamento dei tecnici: la maggior parte è ancora legata alla tradizione. Occorre un avvio verso una cultura dell’innovazione. E Iccrea – ha proseguito Mazzotti – sta lavorando anche sul ‘social housing’ che offre ampie opportunità di recupero di cantieri non chiusi con riqualificazione dei progetti».
Il sottosegretario all’ambiente Silvia Velo ha dichiarato che gli interventi del governo sull’efficienza energetica sono uno dei cardini del pacchetto ‘clima’.
«L’ecobonus – ha proseguito la Velo – è uno strumento di detrazione fiscale che probabilmente avrà una contrazione ma di certo avrà continuità. Lo Stato a tutti i suoi livelli, (comprese le autonomie locali), deve maturare un nuovo modo di pensare l’edilizia: per anni l’espansione è stata uno dei cardini della nostra scelta economica, ora dobbiamo pensare ad un nuovo equilibrio e alla riduzione del consumo di suolo».
«Siamo alle prese con un fenomeno che è la sostenibiltà. – così Giuliano Amato – Materiali e tecniche innovativi ci fanno sprecare meno risorse: occorre impegnarsi sulla ricerca di metodi sempre meno costosi. Il cambiamento tecnologico sta avvenendo in tutti i campi dall’agricoltura alla farmacologia: è giunto il momento perché possa influire positivamente sull’edilizia.
Molti i cambiamenti avvenuti nell’arco della storia che hanno sempre portato benefici economici: il cambiamento tecnologico e di mentalità può diventare business».
E il presidente della Banca della Maremma, Francesco Carri, ha concluso sostenendo che dobbiamo lavorare in modo cooperativo per far acquisire alle persone la cultura dell’efficientamento energetico. La Banca della Maremma, che è stata esemplare fino ad oggi, avendo realizzato la prima succursale classificata in classe energetica A, si metterà immediatamente in gioco per prima lavorando per riqualificare le proprie sedi.
L’impegno è di coinvolgere nel più beve tempo possibile, insieme a Legambiente, le istituzioni pubbliche e le associazioni delle categorie economiche per fare squadra ed attivare i percorsi di efficientamento energetico nell’edilizia.