SCARLINO – «Dopo 73 giorni di mandato, quando ormai la stagione turistica volge al termine, stanno per riaprire le scuole e i problemi legati all’ambiente si fanno più cogenti (uno per tutti lo smaltimento dei gessi rossi) Marcello Stella legge in consiglio comunale le sue linee programmatiche». Monica Faenzi, capogruppo di “il coraggio di cambiare” interviene sul consiglio comunale di Scarlino. «Linee programmatiche che altro non sono se non il programma elettorale presentato a marzo e che risultano carenti anche degli aggiornamenti di attualità che hanno caratterizzato questi quasi tre mesi di mandato, che per Stella sembrano davvero passati inutilmente. La lettura è pesante e per niente rincuorante per il futuro di Scarlino».
«Nel sudato programma, infatti, si parla solo della istituzione di tavoli, porte, sportelli, valorizzazioni, monitoraggi e integrazioni – prosegue Faenzi -, nessun accenno alla soluzione di problemi concreti, nessuna idea per il futuro del turismo e dell’ambiente di questo paese. Il sindaco accenna anche alla collaborazione che attuerà con la Provincia di Grosseto ignaro del fatto che nel frattempo la provincia è stata abolita. Di fronte poi all’incalzare della nostra opposizione su tassa di soggiorno, costruzione della nuova scuola, smaltimento dei gessi rossi, problematiche occupazionali, cui le aziende del territorio non danno risposte agli Scarlinesi a meno non ci si chiami Maurizio Bizzarri, assunto dopo 20 giorni dalla fine del mandato alla Nuova Solmine, lo Stella vacilla e risponde incerto: “discuteremo, vedremo”».
«Mancano le risposte anche per mettere in sicurezza la viabilità del paese prossimo ad ospitare la festa popolare del 19 agosto. La strada della Fonte è infatti ancor oggi impraticabile. Su questo abbiamo, non solo presentato un interrogazione in Consiglio comunale, ma anche reso una regolare informativa alle autorità competenti. L’unico dato positivo che possiamo registrare in questo secondo e tardivo consiglio comunale è l’aver ottenuto, noi de “Il coraggio di cambiare” , la modifica del regolamento per la istituzione delle consulte, che, grazie al nostro intervento, vede aumentare il numero dei rappresentanti delle associazioni presenti sul territorio, la possibilità di poter fare istanza di convocazione delle stesse e da ultimo – conclude Faenzi – la possibilità di incidere sulla formazione dell’ordine del giorno, prerogative che il sindaco aveva riservato solo per se».