PRINCIPINA A MARE – Una lettera aperta. È questo il modo che l’assessore del comune di Grosseto Giuseppe Monaci ha scelto per parlare con i cittadini di Principina a Mare e spiegare quanto fatto per pineta, strade e urbanistica della frazione di mare. Ma anche per scusarsi di alcuni disagi causati da alcuni lavori effettuati in peina estate.
«Principina è la frazione nata per ultima, a scopo essenzialmente balneare – afferma Monaci nella sua lunga lettera che riportiamo quasi integralmente -, con una bella costellazione di ville ed abitazioni sviluppatesi tra gli anni ’60 e ’70 in mezzo ad una pineta di pino marittimo. Mi sono incontrato più volte con i membri del comitato sorto per protestare contro lo scoraggiante stato di degrado in cui versano strade, illuminazione e verde pubblico. Essi hanno la mia totale comprensione perché conosco Principina e le sue carenze, avendone notato il degrado dagli anni ’60 quando da bambino la frequentavo, sino ad oggi in cui da amministratore ho percorso ogni mq di strade e sentieri, aree a verde pubblico e fossi recettori delle acque piovane. Mi limito quindi ad esporre la realtà dei fatti e vorrei che su questi, e non su congetture, fossero espressi i vostri giudizi.
Problema urbanistico: nei decenni passati non sono stati formalizzati passaggi dai lottizzanti al Comune, di alcune aree destinate a verde pubblico. Oggi quindi tali aree sono ancora intestate ai privati ed è un problema che stiamo cercando di risolvere ma che comporta aspetti giuridici non di immediata soluzione.
Problema pini: Principina è nata in mezzo ad una pineta di pino marittimo e quindi qui più che altrove si manifesta il dissidio tra mantenere una meravigliosa copertura arborea e salvaguardare gli impianti fognari, di pubblica illuminazione e soprattutto la viabilità pubblica dall’azione distruttrice delle radici. Il limite tra la naturalità ed il contesto urbanizzato è quindi da stabilire caso per caso, tenendo conto della esigenze di sicurezza e degli standards di vivibilità per un insediamento civile. Più in generale la pineta costiera va rinnovata secondo criteri selvicolturali, basati su dati tecnici e non su emotività di molti che vogliono bene agli alberi, ma rifiutano a priori qualsiasi taglio, che invece è tecnicamente necessario in selvicoltura. Troppo complesso affrontare un argomento così importante, ma ora si è aggiunto il “ciclone” cocciniglia, un insetto parassita che sta distruggendo il pino marittimo in tutto il mediterraneo ed anche nella nostra Toscana, con la differenza che altre pinete hanno meno notorietà di quella che ospita Principina! Noi con il servizio manutentivo tenendo conto di tutto ciò dal 2011 abbiamo iniziato ad impostare una azione su tre livelli, al fine di affrontare l’emergenza fitopatologica e garantire che la pineta non scompaia ma venga ricostituita e allo stesso momento migliorata.
Il primo livello riguarda pinete di proprietà pubblica per un ammontare di circa 50 ettari (circa 7 di proprietà del Comune, circa 16 di proprietà del demanio marittimo, da noi gestiti, e circa 28 di proprietà del demanio dello Stato, che dopo nostre reiterate richieste, ce li ha affidati proprio per compiere una operazione di miglioramento). Si tratta di un progetto di diradamento a scopo fitosanitario e di riduzione del rischio di incendio per cui saranno effettuati abbattimenti selettivi, sarà realizzata la “rimessa in chioma” dei pini domestici esistenti e la ripulitura mediante taglio del sottobosco. Il progetto, curato dalla Provincia è stato inserito tra i finanziamenti del PSR della Regione Toscana misura 226, ed ottenuta la cantierabilità potrà essere realizzato tra l’autunno e l’inverno per essere completato entro il prossimo marzo 2015. Sono lavori di grande valenza curati da chi ha la competenza professionale in materia, sottoposti alle autorizzazioni delle vigenti autorità e frutto di sopralluoghi e di valutazioni tecniche precise.
Il secondo livello riguarda alcuni ettari in Principina classificati come verde pubblico e quindi esclusi dalla disciplina forestale: abbiamo iniziato con un primissimo piccolo stralcio in cui sono stati abbattuti 220 pini marittimi ed i lavori continueranno in questo autunno. Sono aree intersecate con le case e qui il lavoro sarà più complesso perché comprenderà abbattimento di pini marittimi ammalati, impianto di piante di pino domestico di circa 2,5 m di altezza, potature dei pini rimanenti, taglio dei cespugli e trattamento endo-terapico dei pini marittimi apparentemente non deperienti, per cercare di salvarli o almeno di ritardare la loro morte.
Il terzo livello è relativo al taglio di singole piante, nelle more dell’attuazione dei due precedenti livelli, per eliminare il pericolo incombente di caduta sulle pubbliche vie. Ne avevamo abbattuti più di 100 nello scorso inverno ed avevamo predisposto le procedure per non interessare la stagione estiva. Ma la procedura di assegnazione mediante manifestazione di interesse a causa di una rinuncia è slittata e così l’avvio dei lavori si è avuto il 7 luglio. E’ stato triste disturbare i turisti nel mese di luglio ed abbiamo registrato incidenti di percorso quali la collocazione di un rumoroso cippatore in area troppo vicina alle abitazioni e la collocazione frettolosa di cartelli ammonitori non proprio ortodossi. Per questo disagio è doveroso chiedere scusa, ma la sicurezza doveva essere garantita. Il 23 luglio i lavori sono stati sospesi avendo raggiunto un soddisfacente grado di messa in sicurezza delle pubbliche vie, ma il monitoraggio continua ed è sempre possibile eliminare singole piante pericolose. Il tutto nel rispetto delle norme vigenti e sotto il continuo controllo del nostro personale e del servizio fitosanitario regionale che ha seguito ed ha attestato la regolarità di tutte le operazioni.
Problema strade: Per amore di verità occorre ricordare lo sforzo compiuto nel 2008 – 2009 per le strade (300.000 su v.le Tirreno e 88.000 su altre strade interne, oltre a 150.000 per illuminazione su v.le Tirreno). Comunque nell’ambito della programmazione delle nostre risorse ho dedicato attenzione alle frazioni balneari, non scordandoci della vicina Marina di Grosseto. In Principina nel 2011 avviai subito un lavoro di ripulitura delle stradine in pineta ma poi ho dovuto affrontare l’emergenza pini: oltre alle normali manutenzioni abbiamo impegnato circa € 70.000 per abbattimenti e per il primo stralcio del recupero del verde pubblico (2° livello); abbiamo poi predisposto il progetto di rifacimento di aiuole e giardini e del percorso vita su Principina Marina per un totale di 290.000 euro. Dopo i primi lavori lo scorso anno per 32.000 euro su alcune vie interne, abbiamo predisposto progetti ed espletato la gara con le risorse del bilancio 2014 assegnando ad una ditta il lavoro per 132.000 euro riguardante il rifacimento delle vie Triglia, Tinca, Capitone, Pesce luna, Arselle e Meduse. Abbiamo evitato di lavorare in luglio e quindi apriremo i cantieri dopo la chiusura della stagione estiva. La prossima settimana rimetteremo in pristino la brutta rotonda nell’incrocio tra v.le Tirreno- v.le Arselle – v.le Sogliola. Nel frattempo, con deliberazione consiliare del 30 giugno ho avuto a disposizione ulteriori risorse, parte delle quali le abbiamo destinate per interventi nelle vie Polipo, Cernia con relativo parcheggio, Ombrina, Murene ed Ostrica: l’obbiettivo è quello di impegnare il denaro entro il 2014 (almeno 100.000 euro) e realizzare i lavori entro la primavera 2015. Tra poco più di un mese, con la destinazione del residuo avanzo di bilancio del 2013, potrò ricavare ulteriori 50.000 euro che si aggiungerebbero ai 100.000 sopradetti. Ovviamente il programma continua in previsione degli esercizi futuri: con almeno 200.000 € l’anno in ulteriori due anni si determinerebbe un soddisfacente stato delle strade, poi da mantenere con interventi continui. Problema illuminazione Non perdo tempo a descrivere lo stato dell’illuminazione di Principina a mare. Occorre aumentare i punti luce e sostituire i decrepiti lampioni esistenti. Si tratta grossolanamente di circa 350 punti luce. Il programma doveva iniziare lo scorso anno, quando nel piano triennale delle opere pubbliche avevo previsto 250.000 euro che poi non sono giunte a causa del crollo delle entrate per gli oneri di urbanizzazione. Comunque abbiamo già predisposto il piano di intervento ed il mio obbiettivo concreto è quello di destinare risorse in questo 2014 per realizzare almeno un primo stralcio del nuovo impianto di illuminazione, per circa 1,5 Km di illuminazione stradale. Obiettivo minimo è quello di rifare tutto l’impianto nel triennio 2014-16 ma non escludo la possibilità di destinare a questo obbiettivo maggiori risorse, abbreviando i tempi (entro il 2015)».