di Lorenzo Falconi — Tweet to @LoreFalcons
GROSSETO – Il Grosseto resta in vendita, con tanto di trattativa ben avviata, anche se prende sempre più corpo l’ipotesi del “piano b”, varato dallo stesso Piero Camilli che ha in mano il destino del Grifone. Il patron unionista sta cercando di lasciare i biancorossi in buone mani, almeno negli intenti, ma fatica a trovare l’acquirente giusto per collocare in maniera consona la sua creatura. Per questo motivo, con il passare del tempo e con una fumata bianca sulla cessione che non arriva, aumentano le probabilità di un Camilli ancora in sella per la prossima stagione. Certo, si tratterebbe di un disimpegno sempre più marcato da parte di un presidente che ha fatto la storia del Grosseto, un po’ come accaduto nell’ultima stagione di Lega Pro, in cui la squadra allestita dopo la retrocessione ha deluso in pieno, rimanendo sempre ai margini dell’allargata zona play-off, malgrado qualche investimento effettuato in corsa sul mercato di riparazione e la girandola di tecnici chiamati al capezzale del malato cronico.
Questa volta, invece, il Grifone potrebbe andare incontro ad un mercato low cost che prima o poi dovrà partire. Si tratta di mettere insieme 7 o 8 innesti di qualità, in modo da perfezionare un organico che al momento, entusiasmo e impegno a parte, non è in grado di affrontare il prossimo campionato di Lega Pro. Le garanzie, quindi arriverebbero dallo stesso Camilli che ha già salvato in extremis il Grosseto in due circostanze distinte: prima iscrivendo la squadra all’ultimo secondo, poi presentando la fideiussione proprio sul filo della scadenza consentita. Decisioni in merito si attendono a inizio della prossima settimana, con lunedì 11 agosto fissato come ipotetico termine per svelare finalmente le carte. Se sarà cessione, inizierà un nuovo corso che comunque dovrà per forza di cose intervenire con investimenti sul mercato, altrimenti provvederà lo stesso Camilli.
Naturale che in questo estenuante tira e molla che sta contraddistinguendo l’estate biancorossa, a pagare dazio siano soprattutto i tifosi. Più facile pensare che gli entusiasmi sarebbero rilanciati voltando pagina e quindi ipotizzare che dalla cessione della proprietà arrivino nuovi stimoli per l’ambiente. Viceversa però, c’è da considerare che negli ultimi 14 anni le garanzie legate al Grosseto sono sempre state quelle rilasciate da Piero Camilli in prima persona. Il dilemma su quale futuro attenda il Grifone resta aperto, mentre il tempo passa e il rischio di vivere un’altra stagione dal basso profilo sportivo, appare sempre più concreto.