GROSSETO – “Per voi sono vescovo, con voi sono cristiano”.
“Mi permetto di prendere a prestito le parole di Sant’Agostino per rinnovare il mio senso di gratitudine a questa terra che un anno fa mi ha accolto con gioia ed entusiasmo. Ci troviamo di nuovo nel bel clima della festa di San Lorenzo, evocativa di tradizioni, storia, identità, che hanno contribuito a forgiare l’anima e la fisionomia di questa città e della nostra Chiesa.
E’ con trepidazione che mi appresto, con voi, a vivere questi giorni, con le celebrazioni che da secoli li connotano, restituendo a Grosseto, pur in un periodo dell’anno dedicato al riposo, allo svago e alle ferie, il senso di una comune appartenenza e di uno stesso cammino che, in diversi modi e tempi, tutti ci coinvolge.
Vorrei sintetizzare questo primo anno in mezzo a voi con un’espressione: incontri, con tutto ciò che questa parola ha in sé di arricchimento, conoscenza, ascolto, del farmi carico e sentirmi provocato e chiamato. Incontri di vario genere: pubblici, personali, a volte stimolanti, altre volte capaci di mettermi davanti alle mie povertà, altre ancora capaci di meravigliare e di incoraggiare.
Insieme alla parola, o meglio alla dimensione dell’incontro, aggiungerei un’altra espressione per raccontare questo primo anno: responsabilità, come chiamata. Avevo percepito, nel mandato a venire a Grosseto, tutto questo; poi è diventato più puntuale, specifico di tante cose, in tanti spazi, vivendo qui con voi questa chiamata.
Il mio più profondo desiderio è che adesso, da questo incontro scaturisca la volontà comune di lasciarci “toccare” dalla vita, dagli avvenimenti – lieti e dolorosi – di questo territorio, dalla realtà che spesso è connotata di sofferenza e fatiche, a cui devono sempre e comunque far da contrappunto la gioia e la gratitudine per la vita che ci è data e che si rinnova anche attraverso di noi.
Tutti dobbiamo imparare ad avere un atteggiamento più benevolo ed affettuoso verso questo tempo, che – seppur complesso e a tratti drammatico – è il tempo in cui ci viene data la possibilità di fare il bene e dare il meglio di noi.
Proprio guardando con questo sguardo a questi giorni, abbiamo voluto lanciare la proposta della “Raccolta di San Lorenzo”, non solo per compiere un gesto di solidarietà verso chi è nel bisogno, ma anche per prendere sempre più coscienza che occuparsi dei poveri è una cosa preziosa, dà valore, calibro, intensità alla nostra esistenza.
Il mio augurio è che vi sia una risposta corale a partecipare alla “Raccolta di San Lorenzo”.
Lo si può fare lasciando un’offerta in denaro nei negozi che aderiscono all’iniziativa, oppure donando prodotti alimentari non deperibili, che potranno essere portati all’ingresso del palazzo vescovile, in corso Carducci 11, sabato 9 agosto dalle 10 a mezzanotte e domenica 10 agosto dalle 9 alle 12.
Tutto sarà messo a disposizione della Caritas diocesana.
Sono certo che i grossetani anche in questa circostanza confermeranno la loro generosità.
Buon San Lorenzo a tutti.”
+Rodolfo, vescovo