GROSSETO – Il ritardo sull’approvazione del regolamento urbanistico non c’entra niente. Il tema è quello sulla riduzione degli oneri di urbanizzazione e quindi sulle minori entrate nelle casse del comune di Grosseto. A parlare è l’assessore al govenro del territorio Giancarlo Tei che replica alle parole di Luigi Colomba, capogruppo del Buongoverno.
Il problema, per Tei, è strettamente legato alla crisi.
«Il regolamento urbanistico – scrive Tei –, soprattutto per la parte riferibile al patrimonio edilizio esistente è già stato approvato da alcuni mesi, come si dovrebbe sapere ed alcuni interventi stanno partendo, soprattutto piccoli interventi di ristrutturazione ed adeguamento funzionale, di limitati importi».
«Tra breve, completeremo il lavoro di approvazione delle parti riadottate del Regolamento, che riguarderanno alcune decine di schede previsionali ed una serie di modifiche che verranno introdotte per snellire e facilitare la vita a coloro che intendono realizzare interventi edilizi».
«Quanto al reimpiego degli oneri di urbanizzazione incassati nella spesa corrente, devo precisare che dal 2015 questo non sarà più possibile e lo ritengo anche giusto, dal momento che queste risorse devono e non dovrebbero, essere utilizzate per realizzare opere pubbliche e la norma eccezionale che permise un loro utilizzo per la spesa corrente, venne introdotta per alleggerire i comuni dalla pesante situazione finanziaria».
«Senza nuove opere pubbliche non si dà lavoro , non si crea nuova occupazione, non si risolve la crisi e non si riduce la pressione fiscale. A mio parere nel nostro comune si sono realizzate troppe abitazioni in un lasso di tempo troppo ristretto ed ora se ne paga pegno. Tanto invenduto nel già realizzato non fa decollare le nuove previsioni e l ‘incertezza generale consiglia di rimandare a periodi migliori».
«Confermo, comunque, l’ impegno a lavorare per rendere più semplici alcune norme attuali, ma la risposta alla crisi non può arrivare dalla periferia, che da sola non può farcela, occorre un salto di qualità dei livelli di governo superiori».