GROSSETO – «Grazie a buon senso e disponibilità al confronto per trovare una soluzione – dichiarano il segretario della Camera del lavoro, Claudio Renzetti, e quello della Flai Cgil Pierpaolo micci – a breve potrebbero tornare al lavoro anche gli ultimi 5 lavoratori dei 13 che in precedenza lavoravano come disinfestatori con il Consorzio di bonifica, e che erano rimasti a piedi al momento del passaggio della competenza ai Comuni».
Si profila così una soluzione positiva rispetto ad un problama che era stato segnalato e seguoti dal sindacato.
Un primo nucleo di 8 persone che avevano un contratto a tempo indeterminato con il Consorzio, era già stato stabilizzato soprattutto per il contributo determinante dell’assessore regionale all’ambiente Annarita Bramerini. Come purtroppo succede a latere dei processi di riorganizzazione e razionalizzazione, al momento del trasferimento delle competenze dal Consorzio di bonifica ai Comuni, a rimetterci erano stati i 5 disinfestatori con contratto a tempo determinato, che hanno perso il lavoro perché si trovavano senza i presupposti minimi di legge che garantissero la continuità lavorativa.
«Oggi, grazie alla sensibilità istituzionale dimostrata dall’assessore Paolo Borghi, si apre una prospettiva concreta di impiego anche per queste cinque persone. Il comune di Grosseto, infatti, ha inserito la clausola sociale nella procedura negoziata per l’affidamento del servizio di derattizzazione e disinfestazione del proprio territorio. Cosa che, compatibilmente all’organizzazione d’impresa della ditta aggiudicataria subentrante, in caso di bisogno la obbligherebbe ad assorbire prioritariamente i lavoratori che già svolgevano questa attività».
«Automatismi non c’è ne possono essere, ma la clausola dà la speranza concreta di un lavoro a chi per tanti anni ha svolto con professionalità e dedizione una mansione utile alla comunità, e all’improvviso è precipitato nel baratro della disoccupazione».
«La crisi sociale a Grosseto ha colpito più duramente che altrove e la Cgil prova ad aggredirla con buone pratiche su tutti i fronti possibili, per tenere botta e rilanciare. Nel rispetto dei ruoli, non esitiamo a criticare se qualcosa non ci torna; oggi abbiamo ritenuto giusto evidenziare un atteggiamento costruttivo del Comune di Grosseto, con l’auspicio che possa essere un modello esportabile ogni qual volta si presenta una possibilità concreta».