GROSSETO – Il conflitto in corso che coinvolge la striscia di Gaza e il territorio israeliano non fermerà il pellegrinaggio in Terra Santa. La Diocesi di Grosseto si prepara al viaggio che è in programma dal 20 al 30 agosto prossimi.
«La dolorosa situazione che sta interessando Gaza non può che provocare dolore in tutti coloro che anelano con tutto il cuore alla pace – dice il vescovo Rodolfo – Sono ancora vive in noi le immagini del recente viaggio di Papa Francesco nella terra benedetta che ha accolto il Dio della vita che si è fatto uno di noi, così come resta forte la testimonianza che il Santo Padre ha offerto al mondo intero invitando a “casa sua” l’allora presidente dello Stato di Israele, Shimon Peres e il presidente dell’Autorità palestinese Abu Mazen, a pregare insieme per la pace. Oggi che l’unico suono che avvertiamo non è quello armonioso della fraternità, ma quello assordante delle bombe, sentiamo più vivo e doveroso che mai l’impegno alla preghiera per la pace. Tuttavia – continua mons. Cetoloni – desidero anche tranquillizzare coloro che si stanno preparando a vivere con me il pellegrinaggio in Giordania ed Israele: ad oggi non ci sono ragioni per non partire o timori di non essere al sicuro. Il flusso di pellegrini non si è arrestato mai e anche in questi giorni le partenze, anche da altre diocesi della Toscana, continuano senza che si siano registrati problemi. Esorto, dunque, a superare remore e comprensibili timori, affidarsi al Signore e partire con gioia, certi di poter contribuire anche così a lavorare perché la pace, le fraterne intese, il dialogo restino l’unico orizzonte possibile nella Terra che è il fulcro ed il cuore delle tre grandi religioni monoteiste».
Sarà cura della Diocesi comunicare eventuali cambiamenti, qualora dalla Farnesina vi fossero disposizioni in tal senso, che allo stato attuale non sono arrivate.