GROSSETO – L’Iti di Grosseto sul tetto del mondo per la robotica. In Brasile i robot calciatori dell’Istituto Manetti sono diventati campioni del mondo nella categoria superteam e campioni del mondo per lo spirito di RoboCup, premio che viene assegnato alla squadra che meglio interpreta lo spirito di collaborazione e correttezza fra le squadre e finalità educative di Robocup. Laddove dunque la nazionale italiana di calcio ha fallito sono riusciti i ragazzi e i robot dell’Istituto Tecnico Industriale Manetti, Lorenzo Misuri e Federico Pingitore, accompagnati dal professor Antonio Turano che insieme al professor Daniele Dattrino hanno reso possibile tutto questo. «Ammetto di essere fortemente emozionato per questo risultato raggiunto – ha confessato il professore Dattrino – il più prestigioso di sempre anche per le squadre italiane. Sapevo di avere una squadra forte ma non pensavo di arrivare sul tetto del mondo. Il merito di questo successo deve essere ascritto anche agli altri studenti che sono rimasti a casa e che per tutto l’anno hanno lavorato alacremente sul progetto, Leonardo Bargagna, Andrea Berti, Dino Sugaroni e Manuel Buzzacarin».
Il team grossetano ha dunque vinto il titolo mondiale super team a Joao Pessoa, con il portiere della squadra che vedeva come attaccante quello di una squadra tedesca. Si deve parlare dunque di un asse italotedesco a conquistare il titolo iridato e non poteva essere diversamente tenuto conto che queste due squadre in ambito calcistico sono le più titolate al mondo. Di altrettanta importanza l’altro riconoscimento ottenuto, quello dello spirito di RoboCup assegnato proprio alla squadra che invece ha ottenuto il nono posto mondiale come team singolo. Ricordiamo che le gare di RoboCup junior si giocano tra due squadre, ciascuna delle quali è composta da due automi calciatori, un attaccante e un difensore, il cui compito è di mandare la palla, una apposita sfera, nella porta della squadra avversaria. Vince ovviamente la squadra che fa più goal. Nell’altro caso, il super team, le squadre sono miste e si gioca con la stessa formula del Junior.
«Sono entusiasta di questo successo – racconta il dirigente scolastico, Maria Grazia Trani – in primis per Lorenzo Pingitore, David Misuri, Leonardo Bargagna, Andrea Berti, Dino Sugaroni e Manuel Buzzacarin e poi per gli insegnanti, i professori Dattrino e Turano che si sono adoperati perché questo sogno si potesse concretizzare. Non è stato semplice allestire la spedizione – ammette la dirigente – a causa delle esigue risorse scolastiche a disposizione, ma non potevamo declinare l’impegno perché esso avrebbe significato per gli alunni una esperienza unica e per la scuola una importantissima vetrina, come anche per il nostro territorio, visto che erano solo due le squadre a rappresentare l’Italia nella competizione iridata. In tal senso –prosegue – rivolgo un sentito grazie a chi ha creduto in questa avventura e ci ha sostenuto finanziariamente permettendoci di affrontare una tale avventura; Elettromar di Follonica, Tosti di Casteldelpiano, l’Amministrazione Provinciale, l’Acquedotto del Fiora e Semar arti grafiche che hanno creduto nella nostra squadra che aveva già ottenuto la terza posizione nei campionati italiani di Roma, dove aveva dato dimostrazione di competere ad armi pari con le più forti squadre nazionali. Voglio sottolineare poi che i nostri studenti si sono dimostrati campioni del mondo anche per lo spirito e i valori che connotano una competizione di tale livello. Questo a prescindere dalla competenza e dalla preparazione personale credo che sia il riconoscimento più importante dal punto di vista umano. A nome di tutto l’Istituto, grazie ragazzi». Incontenibile la gioia del professor Dattrino che si dice pronto a festeggiare i campioni del mondo appena torneranno a casa con la coppa.