di Lorenzo Falconi
GROSSETO ā Estati tribolate ne sono state giĆ vissute, al punto che a Grosseto, sotto il profilo calcistico, cāĆØ quasi una sorta di tradizione da rispettare. Quella del 2014 perĆ², rasenta il culmine e potrebbe coincidere con una inevitabile parabola discendente del sodalizio unionista. La corsa contro il tempo ĆØ un tema ricorrente per i biancorossi che adesso dovranno presentare lāorganigramma societario completo e lo staff tecnico entro il 31 luglio, onde evitare altri punti di penalizzazione che andrebbero a sommarsi a quello che sicuramente verrĆ assegnato ai maremmani, a causa della domanda dāiscrizione incompleta. Nulla di irreparabile a pensarci bene, ma tutto dipenderĆ ancora una volta da Piero Camilli, lāuomo che ha costruito un club vincente, in grado di togliersi grandi soddisfazioni sportive e che progressivamente si ĆØ disimpegnato, non riuscendo perĆ² a staccare mai completamente la spina alla sua creatura.
Eā stato lui a presentare domanda dāiscrizione in extremis, sempre lui a garantire la fideiussione nellāultimo giorno utile, e toccherĆ ancora una volta a lui, adesso che le trattative per il passaggio di proprietĆ sono saltate, decidere del destino di una squadra che ĆØ sempre troppo dipesa dalle volontĆ del suo patron. Un legame che appare quasi come indissolubile e che i piĆ¹ ottimisti sperano che possa rinnovarsi ancora con lāennesimo colpo di scena. Allāinizio del campionato manca poco piĆ¹ di un mese, ma a Grosseto prevale il nulla di fatto: niente organigramma, niente staff tecnico, pochi giocatori e nessun ritiro ufficialmente annunciato. Per questo sarĆ ancora corsa contro il tempo per il Grifone che dovrĆ recuperare tantissimo tempo perso, mentre toccherĆ a Camilli decidere se riservare al Grosseto un campionato dignitoso, oppure andare verso un addio piĆ¹ volte preannunciato e che solo lentamente si sta consumando.