GROSSETO – Ieri sera si è tenuto l’incontro tra l’assessore comunale Arsenio Carosi, l’associazione “Amici del Centro Storico” e il gruppo facebook “No alla pedonalizzazione irresponsabile del centro storico di Grosseto”. Presenti all’incontro i consiglieri firmatari della mozione sulla estensione della pedonalizzazione del centro storico. «Dopo un dibattito approfondito sulle problematiche che questa sperimentazione comporta per tutta la città – raccontano dall’associazione e dal gruppo facebook – sono emersi i seguenti punti: la sperimentazione non verrà sospesa ed inizierà il 1° agosto e si concluderà il 31 ottobre, contrariamente a quanto richiesto tramite le osservazioni presentate, che evidenziano le incongruenze dell’ordinanza, e tramite la raccolta firme (666) sottoscritta da residenti, commercianti, artigiani, professionisti e proprietari di immobili. È stata chiarita la reale motivazione per questo drastico provvedimento che è basato sul fattore estetico perché piazza Pacciardi, ex piazza della Palma, con le macchine è brutta è meglio uno spazio libero. Fattore questo certo non supportato da un progetto che considera costi e benefici sull’intera comunità, considerando che le restanti piazze come piazza San Francesco e piazza Martiri di Nassirya pur nate e progettate per creare eventi e punti di aggregazione sociale non sono utilizzate e sono diventate degli spazi degradati».
Tra gli altri punti emersi, proseguono dall’associazione e dal gruppo facebook: «Attualmente si utilizzano 209 stalli per i residenti, con la sperimentazione si perdono ben 82 posti auto, senza considerare gli altri 11+5 (transenne vecchio ospedale e cantiere via Saffi). I posti persi non vengono rimpiazzati e vanno a carico dei parcheggi collocati sull’anello esterno, attualmente utilizzati prevalentemente da tutti coloro che frequentano il centro e che in tal modo avranno difficoltà a parcheggiare con una intensificazione ed un aggravio del traffico che comporta inquinamento e pericolo per la circolazione, elementi questi fondamentali nella mozione e riportati in delibera. In tal modo i probabili utenti saranno spinti verso i centri commerciali esterni a danno delle attività commerciali interne alla cinta muraria. Questo comporta una visione limitata di crescita economica e sociale su tutto il territorio urbano. Sembra che siano in corso una serie di modifiche da parte dell’amministrazione come quella di non sopprimere i posti auto in via Colombo che risulta una zona prettamente residenziale e di equiparare piazza Pacciardi e via Mazzini alle stesse regole che già esistono per le altre zone pedonali. I dati di partenza richiesti non sono attendibili in quanto il radar utilizzato conteggiando anche l’ingresso delle biciclette ha portato una frequenza di ingressi tra i 1500 e i 2500 al giorno. La sperimentazione comporta un ulteriore aggravio economico che ricade sui contribuenti e che, a fronte di un periodo di crisi economica, sembra dettato esclusivamente da una visione del tutto soggettiva degli amministratori. Apprezzabile è il fatto che due pattuglie della polizia municipale saranno presenti in questo quartiere cittadino sino alle due di notte per garantire la sicurezza».
«A conclusione dell’incontro ci è sembrato che ancora una volta questa amministrazione non abbia una visione complessiva per attuare un valido progetto di recupero e valorizzazione dell’intero territorio comunale e che si parta con il piede sbagliato: invece di costruire delle solide basi si utilizzano espedienti fumosi e poco risolutivi – concludono -. Ci auguriamo che l’impegno di spesa ottenuto per finanziare la riqualificazione delle mura e del centro sia un inizio più costruttivo che comporti un percorso collaborativo per raggiungere il fine comune che è quello della valorizzazione, conservazione e valorizzazione della città di Grosseto».