GROSSETO – Legambiente ribadisce con forza e determinazione la necessità di una svolta chiara per quanto riguarda il Corridoio tirrenico, e fa appello alle istituzioni nazionali e regionali affinché si preveda l’adeguamento dell’Aurelia secondo le linee guida del progetto Anas 2001.
“Appare senza senso la decisione da parte del Governo – afferma Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente – di stanziare un così rilevante numero di risorse pubbliche per un’opera che doveva essere finanziata da privati. Un esborso di 270milioni di euro, come pare sia previsto dal provvedimento “sblocca-cantieri”, che oltre al regalo dell’Aurelia comporti un enorme esborso pubblico per una strada a pedaggio che non prevede nei flussi di traffico la possibilità di rientro economico. Oltretutto appare difficile comprendere per quale ragione Governo e Regione Toscana insistono nel portare avanti un progetto ancora incompleto, in particolare nel tratto di Orbetello, e di cui non si conosce ancora il piano finanziario e quindi i pedaggi che si pagheranno e che saranno probabilmente molto alti. È molto più convincente per motivazioni ambientali, economiche ed etiche, adeguare l’Aurelia cominciando fin da subito con i tratti più pericolosi ad alta incidentalità a due corsie per consentire la realizzazione di un Corridoio stradale tirrenico con il minor impatto ambientale, senza pedaggio, e che rispetti maggiormente le esigenze dei cittadini e dei residenti. A maggior ragione oggi che c’è un vasto schieramento di associazioni e forze pubbliche che condividono questa ipotesi”.