ISOLA DEL GIGLIO – Una decisione finale sulla partenza della Concordia dall’Isola del Giglio, prevista per domani mattina, verrà presa nelle prossime ore quando saranno più chiare le previsioni meteo per la giornata di domani. Nella riunione operativa che si è tenuta questa mattina, secondo quanto si apprende, è stato confermato il programma annunciato nei giorni scorsi dal capo della Protezione civile Franco Gabrielli anche se l’ipotesi di un rinvio è stata messa sul tavolo. Oltre all’incognita meteo ci sono infatti anche i lavori sul relitto, che non sono ancora terminati. Dall’acqua devono ancora riemergere tre metri di scafo e c’è ancora da fissare uno dei cassoni di poppa che consentono il rigalleggiamento. Tra l’altro, a causa del vento forte durante la notte, i lavori si sono dovuti fermare. Al momento la Concordia è riemersa di quasi 11 metri e il Ponte 4 è interamente fuori dall’acqua (nella foro sotto la parte riemersa della nave).
”Il trasferimento è complesso e per cinque giorni presenta pericoli”, ma ”per ogni pericolo è stata predisposta una risposta efficace. Sono state prese precauzioni lungo il percorso, soprattutto per le sostanze contenute nello scafo: solfuri, rame, ftalati, idrocarburi pesanti e tensioattivi anionici. Sarà tutto smaltito in sicurezza. La tutela del mare sta a cuore a noi quanto se non più che a Parigi”. Lo assicura il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, in un’intervista alla Stampa. ”Monitoriamo ora per ora gli sversamenti e, nelle 152 miglia dal Giglio a Genova, la Concordia sarà preceduta da una nave che vigilerà sulla sicurezza ambientale”, spiega Galletti. Sulla rotta, ancora non comunicata a livello ufficiale, ”chi conosce le leggi del mare sa che le rotte si stabiliscono all’ultimo istante in base ai venti e alle correnti. Agiamo in totale trasparenza, non ci sono segreti”, dice il ministro. ”Il relitto passerà davanti alla Corsica, ma in acque internazionali quindi non abbiamo alcun obbligo di informazione verso la Francia”.