MAGLIANO IN TOSCANA – Non accennano a calmarsi le polemiche del post elezioni a Magliano in Toscana. Dopo l’intervento, nei giorni scorsi, di Marco Sabatini per Sel e della risposta dell’ex segretario Pd Bandinelli, oggi è l’ex candidato sindaco Eva Bonini a rispondere a Bandinelli. «Siamo in un momento di grande crisi economica, i soldi non hanno più il valore di una volta. Ne abbiamo avuto l’ultima prova con la riscossione dei trenta denari da parte di Giuda Iscariota Bandinelli che, in cambio del suo spregiudicato tradimento, si è visto assegnare l’incarico dal sindaco Cinelli di consigliere del Parco Regionale della Maremma indicato dal comune di Magliano in Toscana. Sicuramente l’interesse di Bandinelli era relativo ad una qualsiasi poltrona anche se si è dovuto accontentare della meno remunerata all’interno di quelle a disposizione dell’amministrazione comunale».
«Vedremo come le idee di Bandinelli, favorevole alla costruzione di qualsiasi autostrada purché sia autostrada, all’installazione di grandi impianti fotovoltaici a terra ed all’incremento delle costruzioni all’interno del comune siano compatibili con i principi di conservazione, educazione e sviluppo propri dell’Ente Parco Regionale della Maremma – prosegue Bonini -. Restiamo poi in trepidante attesa di quelle che saranno le prese di posizione del Partito Democratico di fronte all’azione di un suo iscritto, nonché segretario dimissionario dell’Unione Comunale che, dopo aver perso le elezioni primarie e partecipato alla programmazione della campagna elettorale per le elezioni amministrative con la candidata del centro sinistra Eva Bonini, si è rapidamente sfilato offrendo la propria partecipazione attiva a destra e a manca nella speranza di ricevere quella poltrona finalmente concessa».
«Ci pare inammissibile che sia stato tradito il principio stesso di democrazia del suo partito e della coalizione sulle primarie – prosegue la consogliera di Viva Magliano Viva -; che l’ambizione del singolo, per mero interesse personale, scelga di schierarsi con la parte avversa anziché lavorare assieme alla vincitrice per l’affermazione del progetto comune stabilito dalle primarie stesse. Bisogna d’altra parte riconoscere che, quanto a comportamenti non consoni all’etica di alcun partito, il Bandinelli si sia ritrovato in buona compagnia sia a livello locale (con iscritti al PD che hanno partecipato alla lista di centrodestra contraria alla coalizione PD/PSI/CD/SEL e insieme ad altri iscritti locali hanno lavorato contro la coalizione), sia a livello centrale con alcuni dirigenti del PD che si sono schierati apertamente ed altri che hanno lavorato nell’ombra, dichiarando l’appoggio alla lista di Eva Bonini e poi sostenuto quella di Diego Cinelli, riscuotendo i ringraziamenti dello stesso Felicioni, sponsor di Cinelli salvo poi disconoscerlo, ripudiarlo, ricattarlo e ancora in trattativa per ottenere quello per cui lo aveva sostenuto. Tutto questo accompagnato dall’indifferenza della segreteria provinciale del PD. Vogliamo una volta per tutta chiarezza, trasparenza dalle forze politiche che avrebbero dovuto appoggiare la lista: non ci sembra di chiedere troppo! Nel frattempo facciamo i migliori auguri di buon lavoro a Giuda Iscariota Bandinelli che è riuscito ad ottenere l’agognata poltrona in cambio della svendita della propria immagine personale, del cognome che porta e della politica con la P maiuscola, prono di fronte a interessi di parte».