FIRENZE – Il presidente della Toscana, Enrico Rossi, è il Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico e, come stabilisce il decreto-legge 91 del 2014, succede al commissario straordinario del Ministrero dell’Ambiente, Pier Gino Megale, incaricato fino ad ora di occuparsi della realizzazione di quanto stabilito dall’accordo Stato-Regione del 2010, assumendo importanti poteri di semplificazione e deroga sulle procedure burocratiche per l’attivazione dei cantieri. Un accordo da circa 120 milioni di euro, che prevede 90 interventi di difesa del suolo in tutta la Toscana.
A quattro anni dalla firma, l’assessore regionale all’ambiente, Anna Rita Bramerini, e il responsabile della Struttura di missione della Presidenza del Consiglio contro il dissesto idrogeologico, Erasmo D’Angelis, hanno fatto il punto sullo stato di avanzamento dei lavori e sulla riprogrammazione degli interventi e delle risorse con l’attenzione particolare alle opere più urgenti e immediatamente cantierabili a partire dalle opere per la difesa dalle alluvioni nel bacino dell’Arno. L’incontro rientra nella serie di riunioni bilaterali che #Italiasicura, la Struttura di Palazzo Chigi, sta organizzando in tutte le Regioni.
Il Governo ha affidato alla Struttura di missione un ruolo di regia e coordinamento di tutti gli enti e le strutture (Ministeri, Protezione civile, Regioni, Enti locali, Consorzi di bonifica, Provveditorati alle opere pubbliche, Genio civile) in modo da portare a termine le opere resesi necessarie dopo le emergenze che hanno colpito i territori: casse di espansione e vasche di laminazione di fiumi e torrenti, argini anti-alluvioni, briglie per la regimentazione delle acque, messa in sicurezza di frane, stabilizzazione di versanti a rischio crollo, riattivazione di linee Fs locali interrotte e di ponti e infrastrutture viarie di Anas.
Le risorse – Dei 118 milioni previsti in partenza (60 dallo Stato e 58 dalla Regione) fino ad oggi ne sono stati erogati 73 (38 dallo Stato e 35 dalla Regione).
A che punto sono i lavori – Dei 90 interventi previsti, 30 sono stati ultimati, 26 sono in corso, per 2 sono stati aggiudicati i lavori, per 4 è in corso la gara per l’aggiudicazione. Per 8 interventi risulta approvato il progetto esecutivo, altri 18 sono in corso di progettazione, 2 infine quelli che risultano ancora non finanziati e che quindi non sono stati avviati.
Quali sono in provincia di Grosseto – Ecco i principali interventi che rigurdano la nostra provincia in tema di rischio idraculico, protezione del territorio e ricostruzione del dopo alluvione.
A Follonica 4,7 milioni di euro sono stati investiti per le opere a difesa del centro abitato della città del Golfo. Tra i lavori in corso a Grosseto ci sono il consolidamento degli argini dell’Ombrone in località San Martino e Steccaia (2,5 milioni) e il consolidamento degli argini dell’Ombrone in località Alberino (2,5 milioni).