GROSSETO – Una bella giornata di arte e di civiltà a Grosseto. Questa mattina la Cattedrale di San Lorenzo, infatti, ha aperto le sue porte ad un gruppo di giovani non vedenti ed ipovedenti dell’associazione Aidivi onlus (associazione istruttori per disabili della vista) di Firenze, che hanno potuto visitare, conoscere e “toccare” il principale monumento artistico e luogo di culto della Diocesi di Grosseto, divenuto pienamente “accessibile” grazie alla rampa di accesso e al percorso tattile “L’arte dell’invisibile”, inaugurato a marzo. Il gruppo di giovani non vedenti ed ipovedenti, provenienti non solo da Firenze ma da varie zone d’Italia, sta effettuando l’annuale stage estivo dedicato all’orientamento e all’autonomia e gli educatori volontari dell’Aidivi hanno scelto Grosseto come località in cui trascorrere la settimana di stage anche perché interessati ad offrire ai ragazzi l’opportunità di effettuare il percorso tattile nella Cattedrale di Grosseto come attività formativa volta a potenziare la loro capacità di orientamento, autonomia e mobilità. A giugno l’associazione ha preso contatti con l’ufficio beni culturali ecclesiastici della Diocesi e questa mattina i ragazzi hanno potuto visitare il Duomo di San Lorenzo.
A condurli nella visita è stata la responsabile dell’ufficio beni culturali ecclesiastici, Olivia Bruschettini, insieme alle colleghe storiche dell’arte Elisabetta Bini e Patrizia Scapin, che si sono avvalse anche del sussidio per non vedenti “Appunti di storia dell’arte”, a cura del Museo tattile “Omero” di Ancora, con pagine in Braille e tavole in rilievo. Le tre storiche dell’arte hanno fornito ai ragazzi informazioni storiche, artistiche ed architettoniche dell’edificio sacro per prepararli al contatto sensoriale con la facciata, i portali, le decorazioni esterne e, successivamente, con la parte interna della Cattedrale, dove i ragazzi hanno potuto toccare il fonte battesimale ed effettuare il percorso tattile lungo la navata di sinistra, grazie ai tre supporti che riproducono la pianta del Duomo, il Fonte Battesimale e l’immagine della Madonna delle Grazie.
Il progetto “L’arte dell’invisibile” realizzato dalla Diocesi di Grosseto è uno dei primi di questo genere in Italia: curato dall’associazione di volontariato Madre Teresa, in collaborazione con gli uffici beni culturali ecclesiastici e progettazione della Diocesi e con la preziosa consulenza dell’Unione italiana ciechi ed ipovedenti-sezione di Grosseto, è stato finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministro-dipartimento per le Pari opportunità. L’obiettivo del percorso è duplice: stimolare i non vedenti ed ipovedenti a frequentare gli spazi della città e conoscere il nostro patrimonio storico-artistico andando oltre le barriere che sembrerebbero imposte dalla menomazione visiva.