ISOLA DEL GIGLIO – #iononcivado. Con questo hastagh il presidente della Provincia Leonardo Marras dice no «allo show» del rigalleggiamento della Costa Concordia. «Piombino o Genova? Genova o Piombino? Parafrasando Benigni, mi verrebbe da dire: “oh, e il Giglio?”» afferma Marras sul proprio profilo Facebook.
«Sì, perché tutto si è concentrato sulla destinazione e anche noi abbiamo espresso le nostre opinioni, ma nessuno si sta preoccupando a sufficienza dell’Isola dove la Concordia è colata a picco – prosegue il presidente della Provincia -: perché lì ci saranno le operazioni più delicate, perché è lì che è rimasta 2 anni e mezzo, perché lì se ne è subita la presenza, perché lì, in quel mare, è caduto di tutto e qualcuno vorrebbe addirittura interrompere la pulizia dei fondali in attesa di fare le gare per la bonifica (non hanno avuto tempo…??). Perché lì rimarranno a vivere i tanto celebrati eroi dell’accoglienza ai quali nessuno ha pensato di offrire il dovuto rilancio. Genova o Piombino? E il Giglio?»
«Ma ora basta, c’è da assistere allo show. Si accendono le luci, si va in scena – scrive Marras -: giornalisti, televisioni di tutto il mondo, sala stampa attrezzata, non deve pendere un capello, tutto deve filare liscio e a prova di inquadratura. Ci saranno finalmente le barche degli ambientalisti, mai visti a denunciare rotte folli o pericoli incombenti in queste settimane. Ma saranno lì, per tutto il tempo dietro al relitto, sperando di poter raccontare il più grande disastro ambientale marino dei nostri giorni».
«Noi non parteciperemo allo show – afferma con decisione Marras -. No, io non ci andrò. A noi interessano altre cose: qualcuno si è reso conto che fino a due anni fa c’erano 6 corse di traghetto e oggi ce ne sono solo 4 al giorno? Qualcuno si è reso conto che l’energia elettrica al Giglio si fa ancora bruciando gasolio? Qualcuno si è reso conto che si rischia di non avere più una scuola media? Qualcuno sa cosa significa avere dei figli che vanno alle superiori e devono trasferirsi per forza a 14 anni? Senza vittimismi, per carità, si tratta solo di un’isola di poco più di 1.000 abitanti, che però è una delle più belle isole del Mediterraneo ed è in Italia, nell’arcipelago toscano. D’altra parte, anche le crociere erano abituate a passarci vicino! La nostra speranza è che si allontani alla svelta questo incubo e che il Governo, la Regione e, soprattutto, Costa Crociere che è il responsabile morale di tutto questo, non si giri dall’altra parte come accade di solito in questi casi, quando lo spettacolo è finito e rimangono, a spazzare il teatro, solo i custodi. Ora, dunque, pensiamo al Giglio».