MARINA DI GROSSETO – Sulla querelle dei mercatini dell’artigianato interviene il direttore di Confcommercio Paolo Coli, con l’intenzione di smontare il “caso” e riportare il dialogo sui binari corretti: «Innanzi tutto è ovvio che non tutti i commercianti condividano la stessa posizione. I bar, le pizzerie e i negozi che vendono generi diversi da quelli proposti sulle bancarelle non ricevono alcun danno, anzi, sicuramente hanno dei benefici. Per quello che sappiamo la maggior parte delle bancarelle vendono oggetti in concorrenza con quelli proposti nei negozi, senza adempiere agli obblighi fiscali e senza le opportune autorizzazioni. E’ evidente per tutti che un commerciante di Marina, che paga affitto, tasse e tributi locali per lavorare due o tre mesi all’anno non può accettare che una bancarella, magari posta proprio davanti all’ingresso del suo negozio, ostruisca la propria vetrina e venda gli stessi articoli senza ottemperare ad alcun obbligo normativo e senza alcuna forma di carico fiscale. Per questo motivo l’operato della Polizia Municipale è ineccepibile nel far rispettare a tutti le regole vigenti».
Coli concorda pienamente sulla necessità di organizzare a Marina una serie di iniziative che possano attrarre visitatori, che integrino l’offerta locale e che diano nuovi spunti e motivi di interesse per la nostra costa. «Tali iniziative devono però essere concertate preventivamente con gli operatori locali, commercianti, stabilimenti balneari e via dicendo. Lo scopo delle iniziative deve essere incentrato su obiettivi precisi. In primo luogo nel creare interesse nel periodo primaverile, quando i visitatori occasionali potrebbero essere incentivati a prenotare per l’estate. In secondo luogo è necessario decentrare gli eventi per distribuirli nelle varie zone di Marina, tra gli stabilimenti balneari e negli altri luoghi di interesse della nostra frazione. Basta dunque con polemiche inutili e false contrapposizioni. Giusta la decisione del Comune di annullare gli eventi in programma. Ora serve l’impegno di tutti per concertare iniziative veramente utili, scegliendo attentamente le localizzazioni ed i periodi più opportuni».
Sulla vicenda interviene anche Confesercenti: «Eventi come i mercati, generando un aumento temporaneo dell’offerta commerciale che va ad aggiungersi a quella permanente dei negozi in sede fissa, necessitano di un’attenta programmazione affinchè si raggiunga un equilibrio tra le due suddette forme di distribuzione. Abbiamo più volte paventato il rischio, poi concretizzatosi, del generarsi di una situazione di caos e di ingestibilità. Non si può arrivare nel pieno della stagione turistica e trovarsi a dover tamponare situazioni critiche e confusionarie come quella in oggetto, è indispensabile una regolamentazione precisa e programmatica del fenomeno. Questo, tra l’altro, permetterebbe di ottimizzare il lavoro anche degli operatori ambulanti che partecipano a tali mercatini, evitando che un eccesso di offerta riduca drasticamente l’incidenza del potere di spesa della clientela sui loro prodotti. Infine una precisa programmazione eviterebbe il generarsi della necessità di intervenire in maniera drastica come avvenuto in questi giorni. Cogliamo dunque l’occasione per rivolgere ancora una volta un invito all’ Amministrazione, a sedersi intorno ad un tavolo al fine di concertare una regolamentazione ed una programmazione di tali eventi».