GROSSETO – Novità nel Consiglio di amministrazione di Acquedotto del Fiora spa. Nel corso della seduta tenutasi oggi il CdA ha preso atto delle dimissioni del consigliere Alberto Irace, che ha assunto la carica di Amministratore Delegato di Acea spa. Al suo posto subentra Aldo Stracqualursi, ingegnere elettrotecnico e attuale Direttore Operazioni di Acea Distribuzione spa, società che gestisce il servizio elettrico in Roma Capitale, con un organico di oltre 1.000 risorse e con ottimi livelli di servizio, che contribuisce tra l’altro in modo rilevante ai margini del gruppo. Il consigliere neonominato è inoltre referente da circa 10 anni, presso le principali istituzioni (Comune di Roma, Provincia di Roma, Prefettura e Servizio di Protezione Civile Nazionale), per la “Gestione delle emergenze” relative al sistema di distribuzione dell’energia elettrica sul territorio di Roma e Formello e per il coordinamento di eventi rilevanti. Stracqualursi è inoltre consigliere di amministrazione di Acea Distribuzione e membro del “Gestore Indipendente” che, nell’ambito delle attività all’interno della stessa Acea, è responsabile nei confronti dell’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico (AEEGSI). Le regole di governance di Acquedotto del Fiora, società mista a maggioranza pubblica, prevedono che il socio privato, ad oggi rappresentato quasi esclusivamente da Acea tramite la società Ombrone spa, abbia la responsabilità della gestione industriale, e che ad Acea competa quindi anche l’indicazione dell’Amministratore Delegato.
«Coerentemente con la policy del gruppo Acea, che prevede come normale modalità di crescita professionale e manageriale la rotazione negli incarichi (la cosiddetta “job rotation”), è ragionevole prevedere che ci si approssimi all’avvicendamento tra l’attuale Amministratore Delegato Paolo Pizzari, in carica da quasi dieci anni ed un’altra figura che potrebbe essere individuata nello stesso Aldo Stracqualursi – dice il presidente Tiberio Tiberi – Del resto anche le regole di governance di Acquedotto del Fiora prevedono un preciso iter per l’eventuale avvicendamento, con passaggi formali tra soci pubblici e privati che saranno espletati nelle prossime settimane».
«In ogni caso si tratterebbe di un naturale avvicendamento – continua il presidente Tiberio Tiberi – dopo i dieci anni di crescita di Acquedotto del Fiora, a partire dalla sua costituzione in spa con il conferimento da parte dei Comuni del territorio di parte dei loro apparati. Oggi Acquedotto del Fiora è un’azienda industriale, che produce utili, finanzia gran parte degli ingenti investimenti in cantiere e, nonostante il territorio di riferimento presenti elementi di criticità dovuti al rapporto tra l’elevata estensione chilometrica della rete idrica e fognaria e la bassa densità di abitanti – conclude il presidente Tiberio Tiberi – presenta performance economico-finanziarie allineate a quelle dei migliori gestori della Toscana. Inoltre, “last but not least ”, Acquedotto del Fiora fornisce un servizio di qualità apprezzato dalla grandissima maggioranza degli utenti, come fotografato dalle recenti indagini di customer satisfaction e come riconosciuto anche da molte associazioni di consumatori».