GROSSETO – Si chiama “Rating di legalità” e costituisce uno degli strumenti introdotti dal legislatore per orientare l’attività di impresa a comportamenti sempre più ispirati al rispetto delle norme ed a principi etici. Proprio di questo si è parlato in Prefettura durante la Conferenza provinciale permanente economico ed attività produttive. Scopo dell’incontro è stato quello di favorire la conoscenza tra gli operatori economici della possibilità dell’iscrizione nell’elenco delle imprese aventi il rating di legalità, tenuto dall’Autorità garante per la concorrenza ed il mercato.
Le imprese che possono conseguire il rating di legalità oltre ad avere sede operativa nel territorio nazionale, ad avere raggiunto un fatturato minimo di due milioni di euro e a risultare, alla data della richiesta del rating, iscritte nel registro delle imprese da almeno due anni, devono essere in possesso di alcuni requisiti collegati al rispetto delle norme in materia di antimafia, non devono aver commesso reati societari e non essere state condannate per illeciti antitrust gravi, per il mancato rispetto delle norme a tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, per violazioni di obblighi retributivi, contributivi, assicurativi e fiscali nei confronti dei propri dipendenti e collaboratori.
Il possesso del rating di legalità si traduce per le imprese in meccanismi premiali quali agevolazione dell’accesso al credito bancario ed ai finanziamenti erogati dalle pubbliche amministrazioni, quali il credito d’imposta, bonus fiscale, concessione di garanzia, contributo in conto capitale, contributo in conto interessi e finanziamento agevolato. A tal proposito è stata richiamata l’attenzione delle pubbliche amministrazioni sul termine del 7 agosto prossimo, entro il quale dovranno provvedere a dare attuazione alle disposizioni che hanno introdotto il menzionato sistema di premialità. Inoltre, le imprese con il rating usufruiranno anche di uno snellimento degli oneri burocratici connessi alle procedure di accesso ai finanziamenti stessi.