di Barbara Farnetani
GAVORRANO – «Noi siamo fiduciosi perché riteniamo di averle, le carte in regola, ci saranno sicuramente miglioramenti da fare ma siamo convinti di avere le potenzialità giuste». Così Luca Agresti, presidente del Geoparco, commenta il percorso in atto per ottenere la Cets, la Carta europea del turismo sostenibile e per cui la “verificatrice”, Monica Maria Herrera Pavia, sta visitando in lungo e in largo le Colline Metallifere. «Riteniamo importante far parte della Rete mondiale Unesco, ma, se possibile, riteniamo questo obiettivo ancora più importante perché va a identificare l’anima del parco nel rapporto tra pubblico e privati per raggiungere risultato importante da un punto di vista turistico. Comunque vada abbiamo scelto di fare questo percorso Cets in qualunque caso, aldilà del riconoscimento o meno, perché questo è un metodo di lavoro che fa parte della nostra terra».
La Carta europea del turismo tende a coinvolgere pubblico e privato in un percorso comune e condiviso, un progetto territoriale sostenibile che vuole valorizzare il territorio. Le domande da fare, come ha detto Herrera Pavia, sono «Che turismo vogliamo e che tipo di prestazioni offriamo». Molti i progetti già presentati e altrettanti quelli nel cassetto, dalla buiometria ad un progetto di cicloturismo a tappe che coinvolga tutte le colline metallifere, ma anche serate astronomiche e visite enogastronomiche.