GROSSETO – Il Consiglio comunale ha definito il numero di rate e delle scadenze relative all’applicazione della TARI (Tassa sui rifiuti). Questa (come la Tares in passato) si paga infatti con bollettino postale o bonifico o sulla base dell’F24 inviato dal Comune e può distendersi anche su più rate; elemento questo che fa parte delle discrezionalità lasciate dallo Stato alle amministrazioni comunali. “L’Amministrazione è ancora in attesa del Piano Economico e Finanziario del Gestore, piano che è necessario alla determinazione delle aliquote – ha spiegato l’assessore al Bilancio, Paolo Borghi – ma abbiamo deciso di fare ancora una volta chiarezza e di garantire per tempo risposte ai cittadini stabilendo di partire con un acconto, come consente il Ministero delle Finanze, evitando ai cittadini il pagamento in un’unica soluzione”.
L’Amministrazione ha quindi stabilito 3 rate con un acconto al 31 luglio, uno al 30 settembre e il saldo al 31 dicembre, pagando nelle prime due scadenze il 70% (35%+35%) di quanto pagato per la Tares nel 2013. Ma sarà possibile, per chi lo desidera, pagare entrambi gli acconti alla prima scadenza del 31 luglio per poi attendere il saldo a fine anno.
Ricordiamo che la TARI è stabilita per legge dello Stato ed è disciplinata in base al Regolamento comunale della IUC approvato nel maggio scorso sempre dal Consiglio comunale. Tale regolamento riprende lo schema della vecchia Tares per i rifiuti e che per legge deve quindi coprire integralmente i costi di raccolta e smaltimento, comprendendo il tributo provinciale. Previste esenzioni per luoghi ed aree scoperte anche comuni, utenze domestiche e non domestiche e altre fattispecie che non producano rifiuti.
Come già nel 2013 con la Tares, la Tari viene calcolata sulla base della superficie calpestabile applicando ad essa una tariffa composta da una quota fissa (componenti essenziali, investimenti e ammortamenti) e una variabile (quantità rifiuti conferiti). Si tiene inoltre conto della capacità di produrre rifiuti in base alla categoria di attività commerciale per le utenze non domestiche e del numero degli occupanti per quelle domestiche. Previste anche riduzioni per abitazioni e locali a carattere stagionale, per edifici rurali e per abitazioni ad uso temporaneo e soprattutto per le utenze che fanno la raccolta differenziata o che portano rifiuti ingombranti alla piattaforma comunale di via Zaffiro. Altre riduzioni nella quota variabile sono previste per famiglie con portatori di handicap (40%), per famiglie con Isee non superiore a 8mila euro che presentano specifiche condizioni di disagio sociale( (35%) , soggetti in cassa integrazione o disoccupati. Ma anche esenzioni di un anno o riduzioni per attività produttive aperte da giovani (100% primo anno, 50% il secondo e 20% il terzo), per le onlus (40%), e altre facilitazioni per famiglie numerose e per artigiani.