GROSSETO – «Cieca e sconcertante» Così la Uil Funzione pubblica definisce la decisione del comune di Castiglione della Pescaia di trasferire alcuni dipendenti a SEI Toscana. Dopo che il sindacato si era rifiutato di ratificare l’accrodo che prevedeva il trasferimento dei dipendenti del Comune Castiglione della Pescaia a SEI Toscana, Società affidataria del servizio per la gestione integrata dei rifiuti, previsto, dopo un periodo di comando, per il 30 giugno 2014, la Uil aveva ottenuto il 25 giugno, un incontro con SEI a Siena per parlare dei dipendenti di Castiglione della Pescaia, Semproniano, Roccalbegna.
Al termine dell’incontro, afferma Uil « l’A.D. di “SEI”, Eros Organni ha proposto una proroga, dell’accordo precedente, prorogando il passaggio al 31/12/2014, volontà ufficializzata con una nota inviata il 26 giugno 2014 a tutti Comuni interessati ed alle Organizzazioni Sindacali. In data 27 giugno il Comune di Castiglione delle Pescaia, con una nota ufficiale firmata dal vice sindaco, ha comunicato la volontà di dar corso all’accordo, non firmato dalla UilFpl, tra il Comune di Castiglione della Pescaia e SEI Toscana, asserendo che, per il Comune stesso, il distacco si intende esperito in data 30 giugno 2014 (“ergo” dal 1 luglio i dipendenti transitano in forma definitiva a “SEI”)».
«Questa decisione del Comune di Castiglione della Pescaia appare alla nostra organizzazione, anche alla luce degli ultimi accadimenti, cieca, pervicace, e sconcertante – afferma la Uil -. Perché non si riconoscono gli evidenti problemi economici ed organizzativi, manifestatisi ancora una volta nella riunione di Siena, che richiedono un tempo di monitorazione più lungo per il passaggio dei dipendenti a SEI; Perché, In definitiva, viene “smascherata” la volontà dissimulatrice attuata dallo stesso Comune di “sbarazzarsi” dei propri dipendenti, con cui invece poteva iniziare un percorso di riqualificazione e formazione, pur cedendo l’attività del ciclo dei a SEI, come invece praticato in altri enti; Perché il Comune di Castiglione della Pescaia, nei confronti di due nostri assistiti, dimostra insensibilità verso i suoi dipendenti. Perché il Comune di Castiglione della Pescaia non si è neppure presentato al tentativo di conciliazione esperito dal legale di fiducia della UilFpl, previsto dagli artt. 410 e 411 del Codice di Procedura Civile, rappresentando “de facto”, una condotta elusiva degli istituti giuridici a disposizione per definire “ragionevolmente” la controversia».