ROMA – “Il Governo scelga l’ultima destinazione della Costa Concordia facendo prevalere la ragionevolezza e riducendo al minimo i rischi per l’ambiente. In quest’ottica, Piombino rappresenta senza dubbio la destinazione ideale, per la breve distanza che la separa dal Giglio e per le ricadute occupazionali di cui andrebbe a beneficiare un territorio colpito drammaticamente dalla crisi”. Lo affermano le parlamentari toscane di SEL Alessia Petraglia e Marisa Nicchi.
“Il trasferimento della nave – proseguono – sarà una operazione delicatissima e mai tentata prima che si svolgerà in un’area fragilissima dal punto di vista ambientale. Trainare la Concordia per cinque giorni attraverso tutto l’arcipelago toscano fino a Genova rappresenta un rischio altissimo e ingiustificato, dal momento che Piombino dista appena un giorno di navigazione”.
“Lo smaltimento della nave a Piombino – dicono ancora Nicchi e Petraglia – costituirebbe anche una grande opportunità per la Val di Cornia, dove sono migliaia le famiglie messe in ginocchio dalla crisi delle grandi industrie siderurgiche, Lucchini in testa. Con l’adeguamento del porto, a Piombino potrà essere demolita la Concordia e, in prospettiva, creato un sito nazionale di prima importanza per lo smaltimento delle grandi navi, riqualificando e rilanciando l’economia della zona”.
“Ragioni sociali, economiche, ambientali fanno di Piombino la destinazione ottimale – concludono – Ragioni che vorremmo fossero messe al centro della scelta che il Governo sarà chiamato a compiere lunedì. Auspichiamo che gli appelli rivolti dal Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, al Presidente del Consiglio e segretario del suo stesso partito, vengano accolti. La ragionevolezza prevalga sugli interessi economici privati: non ad altri, se non alla politica, spetta pronunciare l’ultima parola, ponendo al centro l’interesse generale, la tutela dell’ambiente, le esigenze del territorio, le ricadute sociali”.