GROSSETO – «Non aspettiamo l’autunno per correre ai ripari. Partiamo subito, sbloccando le risorse disponibili per gli interventi di manutenzione e prevenzione del rischio». E’ questo l’appello che Ance, Architetti, Geologi e Legambiente lanciano in unapetizione pubblica online a partire da mercoledì 25 giugno, all’interno del sito www.ancegrosseto.it (Dissesto Italia – firma petizione) ovvero www.dissestoitalia.it, e che ha già riscosso l’interesse di nomi illustri del mondo delle istituzioni, della politica e dell’informazione e su cui Ance Grosseto ha organizzato nel mese di maggio un’importante iniziativa provinciale. «Non è più accettabile che ogni anno nel Paese si spenda circa 1 miliardo per riparare i danniprovocati da frane, alluvioni e allagamenti epoco più di 100 milioni per prevenirli. Danni che negli ultimi 12 anni sono costati la vita a 300 persone, solo l’anno scorso a 24». Spiegano da Ance.
Per questo la rete di imprenditori, professionisti e ambientalisti, che a febbraio scorso è stata promotrice di Dissesto Italia: l’inchiesta multimediale sul dissesto idrogeologico chiama all’appello il Governo, le Istituzioni territoriali e l’attenzione dell’opinione pubblica con tre richieste forti per uscire dall’emergenza: 1) far partire entro l’estate un Piano unico nazionale di manutenzione e prevenzione, 2) liberare tutte le risorse già stanziate che Stato ed i nostri enti locali non sono riusciti a spendere a causa dei vincoli del Patto di stabilità e reperirne di nuove attraverso i Fondi strutturali, 3) garantire un controllo sulla qualità dei progetti e degli interventi ispirati a un modello di sostenibilità ambientale ed economica, efficacia, trasparenza delle regole e delle procedure. Tempi brevi, risorse adeguate e regole trasparenti: solo così potremo ridare tranquillità ai cittadini ed evitare la tragica conta di danni e vittime anche nella nostra Maremma.