GROSSETO – Nel distretto di Moutourwa, regione poverissima dell’estremo nord del Camerun, vive una comunità di 15mila persone. Le condizioni di vita sono difficili a causa delle guerre, della siccità, della miseria diffusa, e a causa dell’assetto politico instabile, che non garantisce il rispetto dei diritti umani e la dignitosa esistenza sul piano economico.
“Siamo venute a conoscenza di questa realtà – spiega Reana de Simone, presidente della Commissione provinciale per le Pari Opportunità, che ha terminato il suo mandato lo scorso 24 giugno – attraverso un nostro concittadino recentemente scomparso, Mario Francesco Maiani, che ha finanziato diverse opere di solidarietà in tutto il mondo, tra le quali la realizzazione di un ospedale pediatrico proprio a Moutourwa, con il progetto Cumse. Abbiamo deciso di sostenere il progetto ad esso correlato, che si chiama Meres, e nasce con l’obiettivo di formare 14 donne, provenienti da Moutourwa e dai villaggi limitrofi, per metterle nella condizione di coltivare e vendere al mercato la moringa, una pianta fondamentale per l’alimentazione locale. Come Commissione provinciale per le Pari Opportunità ci siamo impegnate nella ricerca delle risorse necessarie ad attivare il progetto, rivolgendosi direttamente alla presidenza della Regione Toscana, che ha accolto subito la nostra richiesta erogando un contributo di 10mila euro”.
Oggi, grazie alla Provincia di Grosseto, il progetto Meres è una bella realtà: sono state piantate nel vivaio 5mila piantine. Le donne, tutte madri di famiglia, sono state formate sulla coltivazione, la cura, la trasformazione e la vendita del prodotto. La moringa coltivata sarà inizialmente destinata all’ospedale pediatrico, come alimento base per i bambini malnutriti. E una volta ampliato il terreno, che al momento è di circa un ettaro e mezzo, parte della produzione sarà destinata al mercato. Le donne riceveranno in cambio del loro lavoro un aratro con buoi, che diventerà capitale della cooperativa agricola di cui fanno parte. Riceveranno, inoltre, sacchi di concime per i campi comunitari e familiari.
“Le donne – commenta Reana De Simone – svolgono un ruolo fondamentale per la sopravvivenza dei villaggi, eppure vivono in una condizione sociale di svantaggio, perché non sono ancora consapevoli e coscienti di poter pretendere pari dignità rispetto all’uomo. Noi della Commissione Pari Opportunità, abbiamo deciso di sostenere il progetto Meres, e lo abbiamo fatto con passione e determinazione, perché siamo convinte che non sia solo un aiuto concreto per ridurre il problema alimentare del villaggio e dell’ospedale pediatrico, ma anche una importante azione di emancipazione della componente femminile della popolazione locale. Il progetto metterà le donne nella condizione di continuare il circolo virtuoso della coltivazione della meringa negli anni successivi, utilizzando una parte del raccolto per la semina futura”.
“Ci piace chiudere così il nostro mandato – conclude Reana de Simone – con la consapevolezza di aver contribuito, nel nostro piccolo, a migliorare le condizioni di vita di queste persone, di aver lasciato una eredità, che ci auguriamo venda raccolta perché, ogni buona azione ne possa generare altre. Francesco Mario Maiani è stato per noi un importante stimolo, spero che altri raccolgano il testimone e consentano al progetto di andare avanti.”