FOLLONICA – «A Follonica, come ogni estate, arrivano i primi turisti e la città viene invasa dai venditori abusivi. Una situazione che ormai la città sta soffrendo da anni, dove i primi a subirne gli effetti sono i commercianti onesti che pagano ogni tipo di tassa, ma che nonostante tutto cercano di rigare dritto stringendo i denti per arrivare alla fine del mese. Un grosso danno economico a sfavore di quest’ultimi, che ormai scoraggiati dalla nostra assente amministrazione comunale, subiscono passivamente questa situazione inaccettabile». Così Fratelli d’italia – Gioventù Nazionale, interviene sulla vicenda e aggiunge: «Oltre al danno economico che la città di Follonica subisce tutti i giorni durante la stagione c’è anche un danno di immagine di fronte alle migliaia di persone che passeggiando per le vie del centro cittadino si trovano di fronte ad un bazar all’aperto improvvisato. Ora che la giunta comunale è operativa, chiediamo agli assessori competenti e al sindaco Benini di intervenire, per mettere la parola fine a questa situazione di illegalità. A nostro avviso su questo primissimo tema il vicesindaco Pecorini dovrà scontrarsi per realizzare il progetto affidatogli di “patto civico per la bellezza urbana”».
Seguono poi delle proposte che partono da: «la creazione di un tavolo fra amministrazione, forze dell’ordine tutte, operatori turistici, associazioni di categoria e associazione bagnini; controllo capillare e in borghese presso la stazione ferroviaria di Follonica agli orari di arrivo e di partenza degli abusivi; ricerca meticolosa dei magazzini e dei punti di rifornimento della merce; più controlli in borghese da parte delle forza dell’ordine, dato il grande dispiegamento di “vedette” sparse per tutto il centro e la spiaggia, che avvertendo in anticipo gli abusivi, rendono inutile, se non pericoloso per coloro che si trovano in mezzo alla fuga generale, il pattugliamento».
«Invitiamo la nuova giunta ad intervenire celermente ed inviamo tutto il nostro sostegno e solidarietà ai commercianti follonichesi – concludono -. Da anni, un Pd troppo preso dalle faide interne e dai processi, è andato via via scordandosi che amministrare una città vuol dire ascoltare le grida di disagio dei concittadini».