GROSSETO – Nuova esercitazione in Maremma per il reggimento Savoia Cavalleria che sino al 4 luglio sarà nei boschi della provincia per consolidare le conoscenze e capacità, tipiche delle aviotruppe, che i cavalieri stanno acquisendo nel corso del processo di trasformazione che porterà “Savoia” a divenire un’unità di cavalleria paracadutisti – unica nell’Esercito Italiano – alle dipendenze della Brigata Paracadutisti “Folgore”.
Nello scorso mese di marzo, dopo aver dimostrato ad un team di ispettori/valutatori della Brigata “Folgore”, di aver istruito ed addestrato un intero squadrone paracadutista (oltre un centinaio di cavalieri), “Savoia” è ora chiamato a rafforzare la preparazione di questo squadrone e ad avviare la formazione di un secondo squadrone di paracadutisti, obiettivo quest’ultimo che dovrà essere conseguito entro il mese di dicembre.
L’esercitazione sarà condotta simulando l’intervento di una forza multinazionale per la risoluzione di un conflitto tra due stati, innescato per il possesso di alcune posizioni di importanza strategica di una regione confinaria (la provincia di Grosseto): in particolare, la forza multinazionale sarà incaricata di individuare e neutralizzare alcune unità militari di uno dei due stati, che, in violazione alla tregua raggiunta, sono state infiltrate nel territorio dell’altro stato per svolgere azioni di sabotaggio. L’attività si svolgerà nell’area compresa tra Roselle, Braccagni, Roccastrada e Paganico, ma non coinvolgerà in alcun modo gli agglomerati urbani. Pur se improntata al massimo realismo possibile, l’esercitazione non prevede lo svolgimento di attività a fuoco, ma solamente l’impiego di mezzi militari e personal appiedato per il pattugliamento e il controllo del territorio. I cavalieri paracadutisti saranno equipaggiati di tutto punto, ma le loro armi saranno caricate solo “a salve”.
La “centrale di controllo” di tutte le attività, cioè la Direzione di Esercitazione, sarà allestita a Grosseto, all’interno della caserma di via Senese, sede del reggimento “Savoia Cavalleria”: da lì, i nuclei di controllo dovranno studiare e valutare tutte le attività di pianificazione, organizzazione e condotta dell’esercitazione da parte delle unità esercitate.