FOLLONICA – «L’amministrazione Benini debutta nel peggiore dei modi». Così commenta il giorno dopo la presentazione degli assessori della nuova giunta, Daniele Baldi, lo sfidante di Benini, che siederà tra i banchi dell’opposizione come consigliere di minoranza.
«Il nuovo sindaco di Follonica ha avuto bisogno di due settimane di tempo per formare la sua squadra di assessori e il risultato dimostra che la nostra città ha una guida debole, ostaggio delle pretese dei partiti e tutt’altro che al servizio dei cittadini. Altro che cambiamento: è l’esaltazione della peggiore politica».
«Sarebbe stato bello – aggiunge Baldi – se tutti questi giorni fossero serviti ad Andrea Benini per scegliere con estrema attenzione gli elementi migliori cui affidare l’importante compito di affiancarlo nei prossimi cinque anni di governo: in questo caso, anzi, avrebbe legittimamente potuto prendersi altro tempo. Invece, purtroppo, queste due settimane gli sono state necessarie solo ad aggiustare tutte le pedine, a far quadrare i conti, a calibrare il bilancino: l’obiettivo che ha raggiunto è solo quello di accontentare le pretese degli alleati, pronti a far saltare il banco se la composizione della giunta non avesse rispettato i loro diktat. I tumultuosi vertici di maggioranza andati in scena negli ultimi giorni lo dimostrano. Nulla da dire sulle qualità personali dei neo-assessori ma, a proposito di diktat, è impossibile non rilevare come sia emblematica l’esclusione dalla giunta di Donatella Rapezzi per far posto a Alberto Aloisi: una pura manovra di partito che ha avuto l’effetto di escludere dall’esecutivo il solo assessore uscente (tecnico, più che socialista) che forse avrebbe meritato la conferma».
«E che dire degli altri? Alla fine, tutto si riduce a una conta delle poltrone: due assessori del Pd (Pecorini e Giorgieri), un assessore tecnico ma comunque riconducibile al Pd (l’architetto Catalani), un socialista (Aloisi) e un esponente della lista civica Gente di Follonica (Massimo Baldi). E l’attenzione alle competenze? E le capacità necessarie a seguire le deleghe assegnate? Per dimostrare il cambio di rotta rispetto alla fallimentare amministrazione uscente non basta presentare cinque nomi nuovi. Sì, le scelte e soprattutto il metodo di Andrea Benini dimostrano, purtroppo, che Follonica ha un sindaco debole. E ha perso l’occasione di un vero cambiamento. A questo punto voglio augurarmi che almeno un impegno venga mantenuto: quello di assicurare alla città una squadra di assessori sempre disponibili, sempre al loro posto a palazzo municipale, sempre pronti a rispondere alle esigenze di noi cittadini. Basta con i part-time, basta con gli assessori fantasma. Anche su questo non mancheremo di vigilare e di denunciare ogni mancanza ai follonichesi. Io e la mia squadra di consiglieri siamo pronti a dimostrare tutto il nostro impegno per la città in consiglio comunale».